Avezzano – Avevano generato allarme in tutta la città e non solo, mettendo a segno delle rapine in rapida successione e con modalità di estrema violenza, culminata quando, sotto gli occhi atterriti della giovane madre e della nonna, avevano puntato la pistola alla testa di un bambino di otto anni, all’interno di una tabaccheria presa d’assalto.
I fatti risalgono al periodo tra ottobre e dicembre 2016, allorché la Marsica fu scossa da una serie di colpi, ai danni di commercianti, messi a segno da banditi che agivano in modo fulmineo, armati e con il volto coperto da passamontagna.
Nel corso delle indagini gli investigatori del commissariato di Avezzano individuarono, tra i presunti autori della rapina commessa all’interno del bar sala slot Flat River, in via delle Olimpiadi, e nella tabaccheria di via America, dove avvenne l’episodio che scosse la città, i fratelli Pasquale Di Silvio e Nazzareno Di Silvio.
I due, attualmente detenuti ed entrambi difesi dall’avvocato Mario Del Pretaro, devono rispondere dell’accusa di rapina aggravata in ordine alle due distinte vicende, per le quali ieri, nel corso dell’udienza dibattimentale, dinanzi al pm Andrea Padalino e al collegio giudicante composto dalla dottoressa Zaira Secchi, nuova presidente del Tribunale, e dai giudici a latere Dell’Orso e Minotti, si sono avvicendati diversi testimoni, tra cui la proprietaria della tabaccheria di via America, un avventore presente nel bar River al momento della rapina e i proprietari delle due Fiat Punto rubate prima delle rapine.
La nuova udienza è stata fissata per il prossimo 4 aprile.
M.S.
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