Avezzano – Acqua corrente scarsa, per l’uso quotidiano, tanto che per i bisogni quotidiani della casa, alla fine, è necessario ricorrere all’uso dell’acqua minerale in bottiglia. Succede in una strada di Paterno, frazione di Avezzano. Un residente, Maurizio Censorio, lancia un appello al sindaco Gianni Di Pangrazio e al Consorzio acquedottistico marsicano, affinché si intervenga subito per risolvere il problema.
«Sindaco mi rivolgo a lei attraverso gli organi di stampa poiché i miei appelli attraverso le normali vie istituzionali sono rimasti inascoltati. Sono ormai 5 anni, da quando cioè sono andato ad abitare in Via Paduletti a Paterno, che ogni estate con l’arrivo dei primi giorni di siccità i miei rubinetti dell’acqua rimangono a secco», scrive in una lettera aperta Censorio, «già nel 2012 presentai i miei problemi al Cam che ha tamponato il problema fornendo acqua presso la mia abitazione con una autocisterna. Dopo varie vicissitudini e numerosi solleciti anche presso amministratori del Comune di Avezzano, nel luglio del 2015 in occasione di un sopralluogo presso la mia abitazione il Dirigente dell’ufficio tecnico del Cam, l’ingegnere Giuseppe Venturini aveva dichiarato che entro l’anno avrebbe risolto il problema». Problema che a quanto pare, però, non è mai stato risolto. E il fatto che molte persone, soprattutto nelle periferie delle città, utilizzano l’acqua per irrigare giardini e orti, spesso anche “a sproposito”, non aiuta di certo.
«Purtroppo ad oggi mi ritrovo, Sindaco, a doverle presentare il mio problema che come ogni anno si ripropone. Mi chiedo e le chiedo, è mai possibile che nell’anno 2016 io sia costretto, come succede solo nei paesi sottosviluppati, ad usare acqua minerale per i normali bisogni casalinghi? Ed avranno mai termine tutti i proclami del Cam sbandierati ogni anno del’installazione dei contatori al di fuori delle proprietà private ed in tutte le utenze, per scongiurare gli sprechi ed i furti di acqua, ragione del mio problema?».