Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente “World Environment Day”. La scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi nei suoi versi unisce l’impegno nel difendere il contesto naturale con la difesa delle radici come patrimonio di ogni persona.
Si rivolge pertanto soprattutto ai giovani a cui racconta un mondo antico fatto di dolore e fatica ma riscattato dagli affetti e dall’amore per un mondo incontaminato. Solo attingendo dalla memoria dei nostri avi è possibile formare “Un nuovo umanesimo” basato sui valori etici e sociali di cui siamo eredi.
La terra dei parchi.
Gentile e ospitale
Nido di pace
Incastonato tra cime superbe
Mondo antico
Racchiuso tra fiumi
D’usanze secolari
Riscatto di chi partì
Oltre oceano dai bastimenti
E di chi rimase a salutare
Col cuore sferragliato
Da treni in corsa.
Giano bifronte
Di cascate e boschi
Terra di emigranti
D’asceti e poeti
Di gente semplice e forte.
Ai piedi del Corno Grande
La transumanza millenaria
Verso i prati del sud.
Ho imparato dagli avi a emigrare
Piano piano da me
Per giungere al mondo.
Odore di latte appena munto
Pane sfornato profumo
Randagio del lardo
E del formaggio raffermo
Del rosso audace del vino
E del sugo speziato
Nel canto delle giovani donne
Chine al lavoro dei campi.
Tra le lupinelle e i
Filari di viti
L’alito afro dei contadini
Con la schiena curva nel travaglio.
L’Abruzzo è come lanciare
Un urlo nell’aria
Aspettare il ritorno dell’eco.
L’arrivo dell’inverno
Innevato e il ritorno
Tenero d’erba novella
L’acceso trionfo dei papaveri
E l’aria disfatta dell’autunno.
Ho imparato dagli avi
Ad emigrare piano piano da me
Per abbracciare i miei fratelli.