Lecce nei Marsi – Occupò abusivamente una casa popolare nel 2007 e per questo ora dovrà scontare venti giorni agli arresti domiciliari per il reato di invasione di edifici.
Protagonista delle vicenda, in un periodo in cui anche nella Marsica si è riaccesa la già calda problematica dell’assegnazione degli alloggi popolari e delle occupazioni abusive, è un settantenne, originario di Roma.
A luglio del 2007, l’uomo, che vive con la sua famiglia, occupò un’abitazione senza che gli fosse stata assegnata regolarmente, dal Comune. Si tratta di un alloggio, che si trovava al primo piano di una palazzina, in una zona residenziale del paese.
Per l’”invasione” fu denunciato dalle forze dell’ordine che furono chiamate ad accertare la violazione. Da qui partirono una serie di esposti e ricorsi e si arrivò alla condanna. Fino a quando, il leccese, che aveva avuto anche in passato qualche altro “piccolo guaio” con la giustizia, è stato raggiunto da una sentenza, emessa dal tribunale di sorveglianza dell’Aquila.
L’ordinanza di detenzione domiciliare è seguita a una sentenza del tribunale di Avezzano che risale al 2008. L’autorità giudiziaria, visto il periodo di 20 giorni, non ha ritenuto che l’uomo potesse scontare la pena compiendo opere con i servizi sociali e per questo ha scelto i domiciliari. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Gioia.
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