Occupazione nel Fucino, i giovani di “Marsica come on” lanciano la sfida: “Puntiamo sulla Nutraceutica”

Il gruppo di giovani MARSICA COME ON ha scritto un dossier approfondito sul "cibo come medicina", quindi su come valorizzare l'area del Fucino, con colture specifiche che puntino alla creazione di nuovi posti di lavoro

Avezzano. Indirizzare la politica regionale a valorizzare il Fucino e le sue risorse, puntando sul rilancio dell’occupazione, soprattutto dei giovani.

Il gruppo di giovani di MARSICA COME ON lanciano un’idea e dopo mesi di studio elaborano un DOSSIER approfondito su come nella Marsica si possa “svecchiare” il sistema imprenditoriale utilizzato dagli agricoltori che oggi difficilmente investono sul territorio, martoriato dalla crisi e presumibilmente penalizzato da cattive scelte della politica che fino ad oggi hanno di gran lunga preferito indirizzare risorse sulla costa ma non sulle aree interne.

“MARSICA COME ON si è posto come ulteriore obiettivo quello di far conoscere le mille risorse del nostro territorio attuando ricerche per fornire ai cittadini un ampia conoscenza su ciò che ancora non è stato analizzato come potenzialità, ai fini di uno sviluppo sostenibile e generatore di buona occupazione”, scrivono i giovani in una nota, “Parlare di agricoltura biologica per una terra fertile come l’altopiano del Fucino è importante, ed è altrettanto importante porre l’attenzione sull’andamento economico regionale che ancora presenta caratteri spiccatamente dualistici tra zone costiere e collinari in grado di reagire di più alla crisi e tra zone interne più esposte alla crisi perché emarginate dalla politica regionale e maggiormente dipendenti dalle scelte d’investimento di imprese esterne alla regione. Anche a causa di precise scelte di politica regionale, l’agroalimentare fucense soffre di svantaggi strutturali”.

“La Marsica è stata esclusa dagli Aiuti di Stato da una scellerata scelta dell’attuale governo regionale, ed ancora una delle cause riscontrate nel freno dello sviluppo agroalimentare è la diffusa presenza di imprenditori anziani, poco inclini all’innovazione. Un’innovazione che potrebbe prendere piede da chi già ha voluto ed ha creduto in una crescita della propria terra, l’azienda Aureli, leader mondiale nella produzione e trasformazione delle verdure provenienti dalla nostra Piana del Fucino, che ricordiamo essere una delle zone agricole più importanti d’Italia”, vanno avanti, “Noi abruzzesi, noi marsicani, abbiamo un tesoro tra le nostre mani da dover saper gestire e mantenere, lo stiamo facendo? L’idea di risoluzione proposta da MARSICA COME ON è incentrata su un argomento conosciuto da pochi, la Nutraceutica, un termine coniato dal dott. Stephen De Felice nel 1989 e pervenuto dalla fusione di Nutrizione e Farmaceutica.

Tutto si basa sullo studio degli alimenti e dei principi attivi che hanno effetti benefici sulla salute come prevenzione di malattie croniche, aumento dell’aspettativa di vita. La Nutraceutica perché? Il settore orticolo nella Marsica riveste un ruolo di estrema rilevanza e le nuove tendenze alimentari esaltano le proprietà nutrizionali dei prodotti dell’orto incentrando l’attenzione sui componenti nutraceutici che devono essere consumati sotto forma di alimenti e rappresentano una delle nuove frontiere della nutrizione.

Non solo, un ulteriore settore di grande potenzialità è quello connesso allo sviluppo di Biofarmaci grazie all’impiego delle colture vegetali, settore che purtroppo ha bisogno di siti dove sperimentare con approcci biotecnologici, nuovi biofarmaci di origine vegetale. La nutraceutica è la nuova frontiera di un’agricoltura che voglia crescere, appropriarsi di valore aggiunto, generare benessere per agricoltori, ricercatori, gestori di processi complessi, esperti di marketing, ecc.

L’agricoltura a valore aggiunto è la chiave di volta di un nuovo sviluppo di Avezzano e della Marsica tutta.

MARSICA COME ON ritiene che la nostra terra abbia però bisogno di cambiamenti profondi, a partire dai modi di amministrare, per sviluppare la nuova agricoltura fucense e trarre benefici importanti per tutti.

Cambiamenti che devono partire da una nuova generazione di amministratori, attenti allo sviluppo e professionalmente preparati e da nuove politiche regionali. L’attuale P.S.R. (Piano di Sviluppo Rurale) 2007/2013 guarda al passato e non è in grado di valorizzare le nostre colture, generando, tra l’altro, una forte sperequazione nell’assegnazione di risorse a favore delle aree costiere e relative produzioni.

E’ bene che almeno il P.S.R. 2014/2020 possa correggere evidente e ingiustificabile distorsione.

Occorre, insomma una nuova “vision” dello sviluppo dell’agricoltura e dell’agroalimentare che ne faccia il perno del futuro sviluppo della nostra amata Marsica”.

LEGGI IL DOSSIER COMPLETO ELABORATO: dossier agroalimentare completo

 

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