Avezzano – Una iniziativa importante è stata abbracciata dall’Associazione Rindertimi, e dal Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell’Aquila, per la sensibilizzazione nella “Giornata Mondiale contro il razzismo”.
Un appuntamento, il 21 marzo, celebrato in tutto il mondo, indetto dalle Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell’apartheid in Sudafrica. L’obiettivo è l’eliminazione delle discriminazioni razziali, da raggiugere con un percorso di incontri al fine di sensibilizzare giovani e adulti, proprio per contrastare l’intolleranza verso cittadini di origine straniera.
L’associazione RINDERTIMI si è attivata incontrando prima i piccoli allievi dell’Istituto Comprensivo Collodi Marini e in seguito gli studenti dell’Istituto d’Arte “V.Bellisario”.
I giovanissimi della Collodi-Marini, hanno avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza di una giovane mamma marocchina che ha comunicato quanto sia doloroso comprendere tutte le parole cattive rivolte a lei quando entra in un ufficio e capiscono che è una straniera. Presenti anche 5 giovani del Ghana ospiti di Rindertimi. Ai bambini è stato spiegato con molta fermezza e dolcezza dalla socia sig.ra De Michelis il loro lungo, pericoloso e angosciante viaggio durato due anni per poter giungere in Italia.
“Rindertimi è un insieme di persone che credono nella solidarietà dal tempo di don Antonio Sciarra, e nei prossimi giorni festeggia 25 anni di attività, persone che cercano di vivere la solidarietà all’interno della propria vita facendone una esperienza di quotidianità e di concretezza al di là di tante parole”. Cosi Gino Milano sintetizza la realtà di Rindertimi.
“Oggi è un giorno particolare nel mondo, – così Gino Milano si è rivolto ai giovani ascoltatori –facciamo riferimento ad una cosa importante, comprendere tutte le persone che parlano in una lingua diversa, che vestono in modo diverso. Oggi dobbiamo capire quanto sia fondamentale aprire il nostro cuore e la nostra mente e fare entrano i sentimenti dell’amicizia, dell’accoglienza, del sorriso verso l’altro, è la giornata contro le discriminazioni.
E’ ancora un percorso lungo e difficile quello di abbattere le barriere verso chi è diverso?
“La giornata di oggi vuole rimuovere false conoscenze, false credenze, pregiudizi e stereotipi. Noi dobbiamo cercare di capire cosa vogliano dire certi verbi importanti: accogliere, cosa significa convivere, cosa significa integrarsi. Tutti noi, cittadini, istituzioni, associazioni, agenzie sociali e culturali, dovremmo essere incamminati in questo nuovo umanesimo che dovrebbe essere fatto di diritti e di doveri, di solidarietà, del riconoscimento dell’altro come persona umana che deve essere ascoltata ed accolta.
Ci si incontra oggi e ci si trova di fronte come non mai nel passato. Oggi esistono 250 milioni di persone che migrano da un posto all’altro del mondo, non esistono muri, reticolati che possano fermare una umanità in cammino. Dobbiamo capire come è possibile fare di questa nostra umanità una convivenza. Una parola che non scompaia, in un tempo come questa storia che stiamo vivendo, in cui pare che gli egoismi, i localismi, i nazionalismi, i sovranismi, stanno tornando come nessuno si sarebbe mai aspettato.”
Siamo davvero totalmente colpevoli delle situazione d’ insoffrenza verso “l’altro”?
“L’umanità ormai è sempre più un villaggio globale, il pianeta è ormai attraversato, noi dovremmo fare in modo che le frontiere siano ben regolate, da diritti e da doveri, ma regolate secondo i principi di umanità e di solidarietà, è un nuovo umanesimo che è alle porte e bisogna affrontarlo con tutte le difficoltà, non rimuoverlo.”
“L’Italia come l’Europa, come la nostra Avezzano, sono centri, luoghi, spazi dove l’accoglienza viene sentita come sentimento, come emozione, che sappia rimuovere altre sensazioni ed emozioni contrarie. Vincere il pregiudizio significa essere capaci di leggerci come persone e come storia, un impegno che sarà capace di rimuovere il conflitto. Dal conflitto al confronto. Dobbiamo aggiungere consapevolezza, aprirsi al futuro per arrivare a sospendere il giudizio. Promuovere, proteggere, integrare sono le parole che la giornata di oggi ci ripropone in maniera forte, è l’impegno di tutti, come persone, come cittadini, come istituzioni.
Mi dispiace che a volte le istituzioni siano un pò troppo deboli e assenti.”
In entrambe le scuole sono stati proiettati sia il video realizzato da alcuni giovani dell’istituto ”V. Bellisario” realizzato sul tema dell’accoglienza, proponendo proprio l’amicizia nata con i ragazzi del Ghana ospiti di Rintertimi sia l’altro, molto forte ed emozionante proposto da Rintertimi , basato sulla visione di un test psicologico, svolto negli anni ’40 in America, sottoposto a piccoli bimbi per studiare la loro percezione dell’emarginazione e dalla discriminazione.
All’Istituto Comprensivo Collodi Marino un plauso per la disponibilità offerta dalla referente alla cultura Gabriella Di Ciaccio e i volontari del servizio civile Serena De Santis e Pihter Samba.