Civita d’Antino – Riceviamo la segnalazione di una nostra lettrice la quale, rilevando l’attenzione che la nostra testata riserva costantemente alla condizione degli animali, ha deciso di denunciare, attraverso le nostre pagine, una situazione piuttosto inquietante che si sarebbe verificata a Civita d’Antino, nei pressi della stazione ferroviaria, dove due gatti bianchi sono morti, verosimilmente, per avvelenamento mentre, negli ultimi tempi, altri gatti sarebbero spariti nel nulla.
“Vi metto a conoscenza” scrive la cittadina “di una tristissima e crudelestoria in merito all’avvelenamento e alla morte di due graziosi gatti bianchi“. L’avvelenamento, per qualsiasi animale ne resti vittima, è sempre causa di grave sofferenza. Infatti, continua la segnalazione, “due indifesi animali sono purtroppo morti tra indicibili sofferenze (erano semi-randagi e non si facevano avvicinare, ragione per cui non è stato possibile chiamare un veterinario, anche se ormai era comunque troppo tardi per salvarli) a causa di sicuro avvelenamento (molto probabilmente da topicida usato a volte sciaguratamente e con troppa leggerezza nei pollai o in terreni abbandonati e/o in stato di degrado)”.
Questa la riflessione che la lettrice condivide: “il Mahatma Gandhi asseriva che “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, siamo di fronte ad un problema anche culturale, da denunciare, radicato nell’ignoranza e nell’omertà, spesso incomprensibilmente e vigliaccamente tollerato; etologicamente e scientificamente gli animali sono “esseri senzienti”, dotati pertanto della capacità di provare emozioni positive o negative, quali stress e dolore, e che come tali hanno diritto a essere protetti o salvati da situazioni di abuso, abbandono e violenza fisica o emotiva“.