“Miràquele a casa Scettone” commedia di Luca Clemente Cipollone in scena al Castello Orsini di Avezzano

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Avezzano – L’Associazione Culturale Parrocchia Madonna del l’asso Gruppo teatrale “Je Concentramènte” porta in scena al Castello Orsini di Avezzano la commedia inedita “Miràquele a casa Scettone” dell’autore Luca Clemente Cipollone. La scena si svolge ad Avezzano subito dopo il secondo conflitto mondiale, in una palazzina ubicata nel popoloso quartiere denominato Concentramento.

La trama: Pasquale Scettecone, sostenitore convinto della Monarchia è sposato con Maria Levatennanze, la coppia ha due figli, Annarella e Giustino. La famiglia versa in condizioni di povertà assoluta, in quanto il capo famiglia Pasquale si ostina e convince di essere un artista (pittore) e svolge soltanto tale attività, senza contribuire al bilancio familiare. Maria Levatennanze, moglie di Pasquale è una donna orgogliosa, figlia di un ricco mercante avezzanese è stata ripudiata dalla famiglia di origine per aver sposato Pasquale, un artista squattrinato. Maria suo malgrado con dedizione ed umiltà è l’unica fonte di reddito della famiglia Scettecone.

Annarella, figlia maggiore della coppia ha come unico scopo quello di sposare un ricco signore, possibilmente di Celano. Giustine, il figlio minore di Pasqua-le e Maria, frequenta l’ultimo anno di scuola serale, ha bisogno della licenza elementare per poter lavorare, previa raccomandazione di don Vittorio, parroco del rione, all’ufficio postale di Avezzano e precisamente al telegrafo.

Padrone del palazzo a tre piani è Benedìtte Scinciapajia, che ogni mese cerca invano di recuperare i soldi dell’affitto. Scinciapajia è sempre accompagnato da suo fratello Cicche Pàole, purtroppo muto. Cicche Pàole al contrario del fratello, nonostante la sua impossibilità nel comunicare, ha un carattere forte ed è molto intelligente, tuttavia non potendosi esprimersi e puntualmente è costretto ad assecondare ed accettare le decisioni del Fratello.

Una commedia che il valente autore, Luca Clemente Cipollone, scrive concentrandosi come al solito sul senso di appartenenza avezzanese, con una ricerca minuziosa di affinità storiche ed aneddoti cittadini, che aderiscano e fortifichino una storia, direttamente collegata da un sottile filo alla sua precedente opera “J’Armestizie“, anch’essa messa in scena con maestria dal gruppo Teatrale Amatoriale “Je Concentramènte”, dell’Associazione culturale parrocchia “MADONNA del PASSO” di Avezzano.

Comunicato stampa Associazione Culturale Madonna del Passo

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