Avezzano – Giudizio d’appello per una romena accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni, già prosciolta in primo grado perché ritenuta incapace di intendere e di volere. La donna, difesa dall’avvocato Mario Del Pretaro, era finita a processo con l’accusa di aver sottoposto a vessazioni, minacce e violenze il compagno, i figli, la suocera e anche la cognata. In un’occasione, dopo aver scaraventato sedie e pentole sui mobili della casa coniugale, così da danneggiarli, avrebbe iniziato a colpire con calci e pugni il marito.
Nel gennaio 2018, avrebbe aggredito il compagno che aveva in braccio il figlio minore, lo avrebbe insultato e poi avrebbe colpito con calci e pugni la cognata afferrandola per il collo.
La donna avrebbe sferrato un violento schiaffo anche all’anziana suocera, alla quale avrebbe rotto anche gli occhiali da vista. Per essere intervenuto in difesa delle due donne, il marito sarebbe stato minacciato con un coltello.
Nel luglio scorso, era stata prosciolta dal tribunale di Avezzano perché ritenuta, all’epoca dei fatti, incapace di intendere e di volere. Con la sentenza, il giudice aveva disposto per lei la libertà vigilata con l’obbligo di curarsi poiché ritenuta ancora socialmente pericolosa.
Tuttavia, ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello di L’Aquila, presieduta dal dott. Aldo Manfredi, chiedendo di essere riconosciuta innocente con revoca della misura di sicurezza.