Opi – Sabato 5 agosto alle ore 16, presso il Museo della Foresta in Val Fondillo di Opi, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, avrà luogo la presentazione del volume “Memorie di un Parchigiano”, di Nicola Vincenzo Cimini.
Il volume , si divide in tre parti principali: la prima riguarda essenzialmente la nascita e l’evoluzione del Parco Nazionale della Majella e le vicende dei suoi protagonisti: Presidenti, Direttori, Presidenti di Comunità del Parco, Sindaci, Organizzazioni lobbistiche. Sindaci che hanno fortemente voluto il Parco come il sindaco di
Guardiagrele Franco Caramanico, di Campo di Giove, Liborio d’Amore, di Bolognano, Silvina Sarra, di Fara San Martino e Lama dei Peligni e sindaci che invece l’hanno ferocemente combattuto come i sindaci di Caramanico Terme Giustino Sanelli e Mario Mazzocca, di Serramonacesca Andrea Di Meo, di Roccamorice, Francesco Palumbo, di Palena, Domenico Parente, di Lettomanoppello Osvaldo Trovarelli.
Presidenti del Parco e della Comunità del Parco che hanno alacremente lavorato per la nascita e l’affermazione del Parco come Giuseppe Di Croce e Giuseppe Dionisio- anche in veste di Commissario straordinario- quelli che lo hanno usato come trampolino di lancio per futuri incarichi prestigiosi, come l’ing. Cesare Patrone, o che hanno egregiamente portato a termine alcuni dei più importanti obiettivi del Parco, -quali il Piano del Parco ed il Piano di sviluppo socioeconomico-, come Gianfranco Giuliante.
E chi invece, come l’attuale Presidente Franco Iezzi sta lentamente smantellando tutte le
politiche cardine di conservazione del Parco, trasformandolo dal Parco di Parks for Life al Parco delle Cinque Pupe. Oltretutto distraendo fondi dalle “ attività istituzionali” a quelle di promozione del Parco a Sulmona. Con il Ministero dell’Ambiente a guardare indifferente.
In ultimo le lobby di associazioni ambientaliste e non, tra cui il CAI di Chieti, nella persona del suo Presidente Eugenio Di Marzio, che anziché appoggiare le iniziative di restauro e conservazione del Parco le ha osteggiate apertamente schierandosi a fianco dei titolari degli impianti scioviari di Passolanciano Majelletta e dei propugnatori di nuovi impianti, come la società mista privati- Regione “ Majella s.p.a”.
La seconda parte riguarda l’evoluzione del concetto di conservazione della natura in Italia
dall’Assise di Camerino del 1980 con la famosa sfida del 10% del territorio italiano da proteggere, alla nascita della legge quadro sulle aree naturali protette 394/1991. Per proseguire con la “controriforma” iniziata già nel 1996 con la soppressione del Programma Triennale per le aree naturali protette, proseguita nel 1998 con la legge 426- legge Valbonesi -Giovannelli- e tante altre piccole modifiche legislative. Per finire, con l’attuale disegno di legge d’iniziativa del sen. D’Alì, modificato dagli emendamenti Della Seta, Ferrante, Molinari ed in ultimo dal relatore sen. Massimo Caleo. Attualmente al Senato in seconda lettura, vera e propria legge parchicida- ha incontrato la netta opposizione di tutte le associazioni ambientaliste e di alcuni partiti politici, quali il M5S , art.1 e Sinistra Italiana.
La terza parte intitolata “ La fionda del Parco ed i tanti Golia”, riporta le sentenze, commentate, di alcune delle più importanti battaglie giudiziarie che il Parco si è trovato costretto ad affrontare per salvaguardare il territorio protetto. Non tanto privati, quanto grandi società come l’Agip per le ricerche petrolifere, Regione Abruzzo per il Quadro di Riferimento Regionale e la captazione della falda basale del Porrara, Comando Generale della Guardia di Finanza per la realizzazione di un fabbricato ad “uso militare” nella parte alta della Majelletta, Comune di Roccaraso –appoggiato dal Ministero dell’Ambiente- per una lottizzazione a Pietransieri, Comune di Campo di Giove per uno stabilimento di acque minerali, Comune di Caramanico per “l’elusione” delle norme della 394/91 relative al Piano del Parco ed ai Piani regolatori Comunali.
Il Parco, un vero piccolo Davide nei confronti di tanti Golia- compresi un paio di Suoi Presidenti-, che con la fionda legale ha abbattuto interessi economici, politici e visioni ideologiche obsolete. Da solo contro tutti.