Avezzano – “Rispetto alle esternazioni dei consiglieri di maggioranza del comune di Avezzano in tema di caccia e pesca c’è da fare un po’ d’ordine, visto che non lo fa lo stesso partito democratico che governa provincia e regione”. E’ quanto affermano in una nota stampa i consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi.
“Intanto i cittadini abruzzesi sappiano che la regione Abruzzo è l’ultima, ma proprio l’ultima delle regioni d’Italia a preoccuparsi di riprendere tra le proprie competenze le funzioni che finora hanno gestito in delega le province. Questo lo dispone la legge Delrio che per quanto discussa, criticata e bacchettata è comunque una legge che va rispettata. Tra gli effetti della legge quello, si ripete, di riprendere la diretta gestione di funzioni come la caccia e pesca. Nel frattempo il personale, come da legge, è andato via dalla provincia. Ma allora vogliamo dire tutta la verità? La chiusura dell’ufficio caccia e pesca di Avezzano come può sorprendere il sindaco di Avezzano che è dirigente della provincia, e in quanto tale non può cadere certamente dalle nuvole di fronte alla decisione del collega dirigente Bonanni che ha semplicemente attuato quanto stabilito dalla norma, come deve fare un dirigente diligente e preparato”.
“Perché non si dice che questa manovra è l’ennesima insopportabile, architettata e scellerata espoliazione di servizi ad Avezzano ed alla Marsica dove risiedono ed operano centinaia e centinaia di cacciatori e pescatori che pagano regolarmente le tasse? e perché non si dice che il presidente del consiglio regionale, fratello del sindaco, ben poteva, con tempo, perorare la causa della permanenza dell’ufficio caccia e pesca ad Avezzano visto che, come ben sa, ora questo servizio spetta alla regione, trascurando dal 2014 (emanazione della legge Delrio) di lavorare con coscienza a tutela del proprio territorio. I richiami agli uomini di partito come al vice presidente della provincia Pisegna Orlando che è anche consigliere comunale ad Avezzano sanno di aria fritta e tendono ad affumicare una situazione invece molto chiara, visto che i buoi sono usciti perché le porte della stalla le ha aperte la regione consapevole e subdola di fronte ad un danno così grave per la Marsica. Avremo occasione di parlarne in sede di Consiglio Provinciale il giorno 21 impegnando il Presidente e l’intero Consiglio, con una mozione da discutere in via d’urgenza, affinché la regione disponga subito il ripristino dell’ufficio caccia e pesca. E nessuno faccia l’estremo difensore dalfonsiano perché non serve a risolvere il problema, anzi, piuttosto, si guardi solo agli interessi del territorio e la regione rifonda alla provincia tempestivamente le ulteriori somme spese per suo conto, che ce ne sono di cose da fare…e, ancora, nessuno faccia finta di non sapere perché sarebbe come fare tana quando si gioca a nascondino. Ma quando lo fanno i grandi è molto squallido”.