Lino Guanciale a teatro con “Ho paura torero”, iconico romanzo LGBTQ+ e Pop Camp sudamericano contro Pinochet

Continua e si amplifica il momento positivo di Lino Guanciale. Il 2024 per l’attore avezzanese si apre a teatro con la messa in scena di “Ho paura torero”, iconico romanzo sudamericano di Pedro Lemebel. L’autore cileno, critico della dittatura di estrema destra di Augusto Pinochet e strenuo difensore dei diritti di ogni essere umano, ha scritto libri fondamentali per capire la vita in un paese dilaniato dalla violenza. Pedro Lemebel fu penna sopraffina, artista ed insegnante, prima di essere cacciato a causa della sua omosessualità, oltre che cofondatore del gruppo dei Las Yeguas del Apocalipsis.

“Ho paura torero” è una delle opere principali di Lemebel: ribelle, libera e forte, oltre che pioniera della lottà per gli omosessuali in un’epoca di repressione. Da una trasposizione di Alejandro Tantanian, regia di Claudio Longhi, nasce lo spettacolo che vedrà Lino Guanciale protagonista per il Piccolo Teatro di Milano.

“Primavera 1986
Alle cinque della sera…
Santiago è una città di mezza tacca, schiacciata dai pattugliamenti e tutta intenta a spidocchiarsi tra la disoccupazione e il quarto di zucchero preso in prestito all’emporio. Nell’arena tumultuosa di notti marimbe e vagabonde, squarciate dai lampi dei blackout per i cavi elettrici scoperti e cullata dal gracchiare radiofonico di languide canzoni al miele e dulce de leche di “Al ritmo del cuore”, la Fata dell’angolo (travestito passionale), lo studente Carlos (militante del Fronte patriottico Manuel Rodríguez), il generale Augusto José Ramón Pinochet Ugarte e la sua fedelissima Doña Lucía, persi nel coro scomposto della città indolente e febbricitante, danzano, sinuosi o impettiti, il loro fatale e grottesco bolero col destino…
Scivolando tra le pagine chiassose e taciturne, arrabbiate e struggenti, ciniche e innamorate di Ho paura torero (2001), cupo e prezioso smeraldo della letteratura romanzesca ispano-americana, Claudio Longhi e Lino Guanciale, in questa nuova tappa del loro lungo sodalizio, compongono un murale rutilante di storie incrociate. Uno spettacolo in bilico tra sogno e storia, fuga fantastica e violenta quotidianità, che è anche un omaggio alla penna ironica e appassionata, graffiante e visionaria, scandalosa e sovversiva di Pedro Lemebel (1952-2015), icona della letteratura queer e pop camp del Sud del mondo. Per raccontare, tra eros e politica, la parabola ineluttabile del desiderio.
Ho paura torero, ho paura che stasera il tuo sorriso svanisca…

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