L’attore Paolo Ruffini all’inaugurazione del Teatro “Quinto Poppedio Silone” dell’istituto “Majorana” di Avezzano

L'attore Paolo Ruffini all'inaugurazione del Teatro "Quinto Poppedio Silone" dell’istituto "Majorana" di Avezzano||||||||||
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Avezzano – Ieri mattina si è svolta la cerimonia di inaugurazione del Teatro dell’istituto Ettore Majorana, intitolato a Quinto Poppedio Silone. Dopo la benedizione del Vescovo di Avezzano, Giovanni Massaro, il Dirigente scolastico, Prof. Piero Buzzelli, che con grande determinazione ha portato avanti il progetto del teatro di istituto, ha salutato la platea, ribadendo come “questo spazio è un coronamento culturale dell’Istituto tecnico.”

La scelta di intitolarlo a Poppedio Silone ha una grande valenza simbolica, soprattutto per ciò che può insegnare ai ragazzi nella sua lotta per la conquista dei diritti civili. Dopo i saluti del Dirigente e del robot d’istituto, Emma, è stato proiettato un video sulla storia del generale Quinto Poppedio Silone, eroe marsicano ai tempi dei romani: comandante degli Italici ribelli nella Guerra sociale, fu un motivato sostenitore dei diritti delle popolazioni italiche e lottò per la conquista della cittadinanza romana. A seguire, l’esecuzione dell’Inno nazionale da parte dell’Orchestra d’istituto, diretta dal Prof. Giovanni Piacente.

La giornalista Chiara Chiostri, moderatrice dell’evento, ha dato quindi la parola a tutti gli ospiti presenti: i sindaci di Avezzano e Pescina (G. Di Pangrazio, M. Zauri), i vicesindaco di Corfinio e Avezzano (F. Di Nisio e Di Berardino), il Dirigente dell’U.R.S. Abruzzo G. Bocchia e il vescovo di Avezzano, G. Massaro, che ha concluso la manifestazione. Particolarmente atteso e sentito l’intervento dell’attore, conduttore televisivo e produttore teatrale, Paolo Ruffini, testimonial d’eccezione nell’inaugurazione del Teatro.

Con la sua verve e inconfondibile ironia, ha catturato l’attenzione di tutto il pubblico presente, insistendo sull’importanza del Teatro nella crescita della personalità dell’essere umano. “I sogni verticali cadono, quelli orizzontali continuano”… e “il teatro è uno spazio orizzontale”, di condivisione e scambio continuo.

Fonte: Istituto "Ettore Majorana" di Avezzano

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