Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, il più grande evento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta. L’evento ”Earth Day” fu istituito nel 1969 dall’attivista per la pace Johnn McConnell quando propose all’Assemblea Unesco una ricorrenza per promuovere la salvaguardia del nostro Mondo.
Anche una poesia può invitarci a riflettere sulla necessità di preservare l’ambiente tutelandolo da un inquinamento, non solo ambientale ma anche etico e sociale, irrispettoso della vita. Gibran Kahlil, il poeta filosofo, ci rivela, con umiltà e dolcezza, il mistero della nostra connessione con la casa ecologica capace, a differenza dell’uomo, di rigenerarsi: “Per sempre me ne andrò per questi lidi, tra la sabbia e la schiuma del mare. L’alta marea cancellerà le mie impronte, e il vento disperderà la schiuma. Ma il mare e la spiaggia dureranno in eterno”.
A tutti voi dedico questi versi che cantano, sui venti di guerra, dell’anima del mondo, luci ed ombre.
Anima antica che corrodi
L’ arenarie dei sepolcri
Con sillabe caduche di foglie
E lacrime di rugiada
Apri il dolore della terra
Come tenace radice di quercia
All’aria celestina dell’alba.
Anima del mondo
Che al di là dell’odio
Come fanciulla tenera di baci
Profumata di candido gelsomino
Ama il ruscello, la bestia,
le stelle e l’uomo
accogli l’azzurro Dio dell’infinito
nel tuo girovagare nello spazio.
Anima del mondo
Che si desta con grido
Acuto d’uccello dall’orizzonte fino
Ai fertili campi arati
Mieti il grano maturato
Per ogni essere vivente affinché ogni bocca
Sia saziata di pane e abbracci.
Anima del mondo
Non ignorare come piaghe nascoste
I poveri e gli oppressi
Perché sono sul tuo petto
Battito vitale
Del cuore dei viandanti.
Anima del mondo
Che fuggi col male
Il triste miraggio dei miti guerrieri
Non infrangere i sogni dei puri
Appendi la tua spada e intreccia
Ghirlande di preghiere e grani di rosario
Nella speranza dolce della fenice
Di vincere la morte: nessuno stacchi
La mela che pende dal ramo
Dell’albero della vita.
Per te anima del mondo
Gli occhi dei viventi
Si arrossano di pianto
Quando invecchiano in
Solitaria quiete
Per congedarsi e partire
verso le costellazioni.
Fa che per ogni piccola creatura
La via verso l’universo
Sia la speranza gaia di un sorriso
Chiaro come l’acqua che pura
Sorge dalla terra risanata.