Avezzano – Il giudice del Tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, all’esito di un processo durato quasi sette anni, ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste dodici marsicani accusati di aver esercitato abusivamente l’organizzazione di scommesse e di concorsi pronostici on-line (reato previsto dagli artt. 4 e 4bis della L. 401-89).
La vicenda inizia nel lontano 2010 quando la Guardia di Finanza di Avezzano sottopone a sequestro totem, pc e stampanti presenti in una decina di locali pubblici della Marsica ritenendo appunto che all’interno dei predetti esercizi commerciali si svolgesse in modo illecito la raccolta di scommesse online senza le prescritte autorizzazioni.
A seguito del predetto sequestro la Procura di Avezzano iscriveva nel registro degli indagati i titolari della società che aveva fornito i totem ed i pc. tramite i quali era possibile effettuare le giocate e gli stessi titolari degli esercizi pubblici ai quali veniva contestato, tra le altre cose, di pagare le vincite in contanti e mettere a disposizione degli avventori i palinsesti degli eventi sportivi sui quali era possibile scommettere, istigando in tal modo le scommesse.
Nel corso del processo il Collegio difensivo formato dagli Avv.ti Gianluca Presutti, Maurizio Radichetti e Clara Cardamone riusciva a dimostrare che, al contrario di quanto sostenuto dall’accusa, l’attività sia della società di promozione che dei gestori degli esercizi commerciali si era sempre svolta nell’assoluta legalità.
In particolare i difensori degli imputati evidenziavano che i rapporti tra la società di promozione, il concessionario autorizzato ed i punti di commercializzazione erano regolati da un contratto approvato dall’AAMS e che tutte le parti si erano sempre attenute alle regole ivi stabilite. Quanto poi al presunto pagamento in contanti delle vincite, invece, la difesa dimostrava che le stesse venivano spesso riscosse dagli avventori tramite la stampa di un bollettino (c.d. ricarica virtuale) previsto dal sistema. (L.T.)