Importante tavola rotonda “Laboratorio Appennino, dalle Alpi agli Appennini e dagli Appennini alle Alpi”

L’incontro organizzato dalla Associazione Mountain Wilderness Italia ha voluto mettere a confronto e quindi in evidenza le attività che si svolgono nelle Alpi e negli Appennini.

Pescasseroli – Si è tenuto mercoledì 11 luglio 2018, presso il Centro Servizi Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in Villetta Barrea, un incontro da tema: “LABORATORIO APPENNINO- dalle Alpi agli Appennini e dagli Appennini alle Alpi.”

L’incontro organizzato dalla Associazione Mountain Wilderness Italia ha voluto mettere a confronto e quindi in evidenza le attività che si svolgono nelle Alpi e negli Appennini.

A coordinare i lavori è stata inviata la giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia.

Tra gli invitati il Sindaco di Villetta Barrea Giusy Colantoni, il Presidente del Parco Antonio Carrara e Franco Tessadri Presidente di Mountain Wilderness Italia.

Dopo i saluti di rito del Sindaco che ha messo in evidenza le problematiche che sono presenti in Zona Alto Sangro e tra queste lo spopolamento dei paesi, la viabilità l’emigrazione le scuole, gli ospedali, lo sviluppo e i diritti primari ed essenziali delle popolazioni ed intanto arriva Carrara Presidente del Parco.

Il Presidente Tessardi, ha illustrato il cammino da percorre durante il convegno-incontro e mette in evidenza le due realtà: quella della Alpi e quella degli Appennini.

Prende poi la parola la coordinatrice dei lavori, chiedendo scusai del ritardo del Presidente Carrara e si è subito passato a parlare del tema della giornata, non prima però, di aver La Morgia, ricordato la figura di Carlo Azelio Ciampi, amante delle genti e delle montagne d’Abruzzo, quale ricordo, alla seconda guerra mondiale.

Prende la parola Tessadri, ringraziando tutti e portando i saluti di tutti e dice che scaricare tutto il mal funzionamento alle Amministrazioni locali non è giusto, occorre che i Parchi facciano la loro parte, ma anche noi e passa la parola ad Adriana Giuliobello del direttivo di M. W. la quale parla della Carta di Fontecchio.

Per chi non conosce “La Carta di Fontecchio” diciamo che la Mountain Wilderness Italia negli ultimi anni ha rivolto un’attenzione speciale agli Appennini, organizzando a Fontecchio-AQ- il convegno “ Parchi capaci di futuro” nel Giugno del 2014 e tante altre attività tra le altre “ Quattrocento mila passi più uno-Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” nel luglio 2017 il tutto per sensibilizzare e diffondere alla consapevolezza del drammatico problema delle arre interne e dei parchi nazionali e regionali.

Non stiamo qui a riportare quanto riportato dalla” Carta di Fontecchio” diciamo però che le aree protette e le arre interne rivestono un ruolo strategico, attento al futuro della Terra, nell’interesse di tutta l’umanità.

E’ stata poi la volta di Serena Arduino- vice Presidente CIPRA International che ha svolto la sua relazione:” La comunanza tra Alpi e Appennini” parlando della esperienze fatte nelle Alpi, con le associazioni ambientaliste al fine di conoscere le realità locali e i luoghi.

Inoltre dice che i cambiamenti stanno cambiando il clima e noi dobbiamo metterci al servizio di detti cambiamenti

Luigi Casanova Presidente onorario M.W. si è soffermato a parale del Laboratorio Appennino ed ha evidenziate le pratiche che si svolgono nel Trentino Alto Adige tra le province autonome di Trento e di Bolzano.

Ha parlato delle convenzioni con le Alpi, i Carpazi e i Pirenei in modo da costruire dei lavoratori anche con gli Appennini, per un tutt’uno, in modo da non creare lo svuotamento, così ha detto, della montagna.

Abbandonare la montagna, significa non salvare la collina, la pianura e le città. La montagna va coltivata, in tutte le sue forme ed anche di coesione sociale.

Prima di passare alla tavola rotonda, per illustrare le buone pratiche dell’Appennino Centrale, inventate e costruite dalle persona del nostro territorio, prende la parola il Presidente del Parco Carrara dicendo che il Parco è disposto a collaborare con le Associazioni ambientaliste.

Nella tavola rotonda si parla delle esperienze di buone pratiche realizzate in Appennino, da operatori di Civitella Alfedena, Pizzone, Villetta Barrea, Farindola, Anversa degli Abruzzi, Picinisco e Pescasseroli, naturalmente ognuno ha illustrato quello che è stato fatto, di cui noi non entriamo nel merito, sarebbe troppo lungo elencarli.

Le conclusioni sono state fatte dal rappresentante della Mountain Wilderness Abruzzo, Mario Marano Viola e da Maria Rosaria La Morgia.

Il pomeriggio si chiude con assaggi di prodotti tipici dell’Appennino Centrale.

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