Il presidente della LFoundry al fianco di De Angelis: “Lavorando con le istituzioni porteremo 100 nuovi posti di lavoro”

Sergio Galbiati: «Siamo stati assorbiti da un colosso, un passaggio importante che se si lavora bene, creerà nuovi posti di lavoro e in cinque anni di questa amministrazione non sono mai stato contattato dal Comune. Mai ho ricevuto o mi è stato chiesto un incontro con gli amministratori attuali»

Avezzano. Cento posti di lavoro, un’opportunità per chi vive nella Marsica ma anche per chi viene da fuori. Come accadde in quell’ormai lontano 1989, quando operò direttamente nel progetto che portò all’insediamento di Texas Instruments ad Avezzano, allora uno dei più grandi ed avanzati stabilimenti di semiconduttori d’Europa (nel 1993 ne divenne il responsabile operativo).

È Sergio Galbiati, oggi presidente LFoundry. L’annuncio della volontà di creare nel sito di Avezzano, cento nuovi posti di lavoro lo ha fatto ieri pomeriggio, nella caffetteria di Corso della Libertà. Qui si è intrattenuto con un gruppo di giovani invitati dal candidato sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, per un incontro/aperitivo.

Presentato da Armando Floris, che nello staff del candidato sindaco tra le altre cose si occupa della gestione degli eventi, Galbiati si è detto felice di partecipare al dibattito. «Sono sempre disponibile a parlare ai giovani», ha detto agli intervenuti, «non sono una persona che si vede spesso in società ma quando vengo chiamato a partecipare porto il mio contributo».

Il manager di successo, arrivato anni fa nella Marsica, ha lavorato per cambiare il volto ad una città che all’epoca arrivò ad avere un’economia ricca, che girava intorno ad una realtà imprenditoriale che portò ad Avezzano gente da tutto il mondo.

All’inizio del discorso ha ricordato il “principio delle dinamiche dominanti”, usando quelle parole che tanti giovani ricorderanno nel film A Beautiful Mind. John Nash chiarì come Adam Smith uno dei più famosi economisti di tutti i tempi aveva detto che il miglior risultato si ottiene «quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé ma ciò è incompleto perché in realtà il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo».

Questa la chiave di lettura di tutto il discorso di Galbiati che ha raccontato in breve la storia della multinazionale LFoundry di cui spesso porta l’esempio nelle sue lezioni all’università. «Dovrebbe essere insegnata non solo ad Economia», ha detto il presidente, «ma anche a Scienze politiche e a tanti altri corsi. È la storia di una start up che si è evoluta, che ha portato ricchezza e che oggi è stata assorbita da un colosso cinese che ha scelto noi come prima esperienza fuori dalla Cina».

Una storia che non può essere ignorata dalle istituzioni che ospitano una struttura che dà lavoro a 1.500 persone. «Siamo stati assorbiti da un colosso, un passaggio importante che se si lavora bene, creerà nuovi posti di lavoro, se si ottengono i giusti finanziamenti, se si riesce a dialogare con l’Europa, a poco serve oggi arrivare alla Regione e in cinque anni di questa amministrazione non sono mai stato contattato dal Comune. Mai ho ricevuto o mi è stato chiesto un incontro con gli amministratori attuali». Ed è con queste parole che Galbiati ha spiegato il motivo per cui ha accettato di buon grado l’invito di De Angelis. «Il dialogo con le imprese del territorio, fare in modo che creino sviluppo e lavoro è nel suo programma, sta scritto lì. Per questo sono qui e ho scelto di appoggiarlo».

Il manager ha anche sottolineato che è convinto che il fatto che arrivino lavoratori anche da fuori non può che essere una ricchezza per la Marsica e ha ricordato di quando quei 300 giovani agli inizi degli anni ’90 arrivarono ad Avezzano e ora sono avezzanesi a tutti gli effetti, con figli nati ad Avezzano e che frequentano le scuole della città.

A quel punto qualcuno ha fatto ironia su chi, nell’attuale campagna elettorale, mette i punti sull’appartenenza ad un Comune piuttosto che a un altro. Un messaggio che non fa parte della forma mentis di Galbiati che ha anche sottolineato: «I giovani, quelli brillanti, dalle attitudini che spiccano, non devono spaventarsi se vanno a formarsi o a fare esperienza fuori dalla propria città o addirittura all’estero. Un imprenditore bravo, capace, sarà poi lui che farà in modo di capire se quella bravura espressa da un’altra parte possa tornare qui per eccellere in questo territorio. Formarsi fuori è una forma di arricchimento, un valore aggiunto, non deve essere per forza una fuga».

Galbiati non ha esitato nemmeno a parlare dell’uscita da Confindustria, una realtà in cui LFoundry non si riconosceva più e a ricordare la nascita della fondazione Mirror, quella che potrebbe crescere ancora e costituire un investimento per il territorio, grazie all’intuizione delle istituzioni che dovrebbero interagire, interessarsi e agevolare il lavoro di chi vuole investire ad Avezzano.

Galbiati ha concluso con una riflessione sulla sua esperienza personale: «Sono un uomo che è diventato ricco per caso. O meglio, che ha fatto delle scelte, spesso coraggiose e che ora può continuare a lavorare con e per il proprio gruppo. Mai da solo e per sé. Voglio fare imprenditoria sociale, voglio che due milioni e mezzo di euro escano da noi per ampliare il sito di Avezzano e portare lavoro. Lavoriamoci insieme e ci riusciremo».

Il candidato Gabriele De Angelis ha ringraziato il presidente della LFoundry che ha sposato il suo programma e il suo modo di vedere un’espansione imprenditoriale nel territorio. L’incontro è stato anche l’occasione per una visita alla galleria dedicata agli artisti del territorio, aperta su Corso della Libertà, in cui si esibiscono musicisti, cantanti e dove espongono i pittori della zona.

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