Marsica – Ecco come apparivano in una cartina della fine del ‘500 il Lago Fucino e il territorio marsicano. Stiamo parlando dell’opera di Gerardo Mercatore, in olandese Gerhard Kremer, latinizzato in Gerardus Mercator, importante matematico, astronomo e cartografo fiammingo.
Nella cartina, realizzata attraverso il sistema dell’incisione in rame, oltre a dover rilevare la presenza di colori molto vivaci, Mercatore o Mercator, volle rappresentare la campagna di Roma, il Lazio adesso. Sul versante nord orientale della campagna di Roma, però, c’è la Marsica e, con essa, anche l’antico lago.
La pubblicazione di questa carta, seppur disegnata da uno studioso olandese, venne realizzata a Duisburg, in Germania, e inclusa nella seconda parte dell’atlante di Gerardo Mercatore intitolato “Italia, Sclavoniae et Graeciae tabula geographicae” nel 1589.
Il Lago viene denominato qui Lago di Celano, una volta Lago Fucino. Va detto che, a ben guardare, i nomi presenti su questa antica cartina e la collocazione delle località non sono precisi. Tra i Campi Palentini, posti proprio sopra alla rappresentazione del lago, Mercatore colloca Santa Maria della Vittoria, l’antica abbazia cistercense che Carlo I d’Angiò volle far costruire nei pressi di Scurcola dopo la famosa Battaglia del 1268 che vide il re di Francia sconfiggere il giovanissimo Corradino di Svevia.