Il Comitato degli Avvocati, CDA, replica con la lettera che segue all’articolo pubblicato sul quotidiano “la Repubblica” in data 9 marzo 2021.
“Egr. Direttore,
Con riferimento all’articolo del 9 marzo 2021, apparso su “la Repubblica”, a firma del giornalista Concetto Vecchio, dal titolo:
– “Mattarella si vaccina come “uno di noi”: niente foto in posa per il Presidente. Nella patria dei furbetti, dove gli avvocati hanno avuto la precedenza sulle persone fragili…” –
il Comitato degli Avvocati chiede che venga immediatamente rettificata la notizia relativa ad asserite corsie preferenziali riconosciute agli Avvocati – “furbetti” – per la somministrazione del vaccino anticovid.
La notizia è falsa. Non abbiamo avuto alcuna precedenza, pur essendo stati considerati degli “untori” sin dall’inizio della pandemia, accusa che ci costa tuttora l’allontanamento dalle aule giudiziarie e dalle cancellerie dei Tribunali, cioè dai nostri luoghi di lavoro.
Inoltre, ogni costo relativo alla sicurezza dei nostri assistiti è stato sostenuto personalmente, da ciascuno di noi, nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versa la categoria, per effetto della sostanziale sospensione delle attività giudiziarie e delle gravi difficoltà economiche dei nostri assistiti, in particolare di quelli appartenenti al cd. “popolo delle partita Iva” , che, come noi, sono rimasti a casa senza uno stipendio fisso, senza diritto alla malattia retribuita e senza reddito.
Nonostante ciò, abbiamo continuato a difendere ed incontrare i nostri assistiti, anche quelli più “fragili”, soprattutto quelli più “fragili”, rischiando di contrarre il virus, così come rischia qualsiasi altro lavoratore dei servizi pubblici essenziali, ma senza ricevere le tutele assistenziali del dipendente.
La invitiamo, pertanto, a rimuovere le offese alla categoria degli Avvocati (“furbetti”) e a rettificare la notizia, assicurando pari visibilità alla rettifica“.