Civitella Roveto – Gravi disservizi Server CUP e macchinari obsoleti con conseguente impossibilitá ad eseguire le prestazioni sanitarie. Il sindaco Pierluigi Oddi scrive alla Asl 1 e chiede un intervento immediato per il distretto sanitario di Civitella Roveto.
“Sono stato interessato – scrive il primo cittadino – da un consistente numero di cittadini, che segnalano, da diversi mesi, gravissimi disservizi ai server del CUP, tanto da non riuscire ad eseguire le prenotazioni ed effettuare, di conseguenza, le prestazioni sanitarie, in alcuni casi assolutamente urgenti. Ormai, sovente, presso gli Uffici del Distretto Sanitario, punto di riferimento per l’intera Valle Roveto, durante la mattina, si verificano situazioni incresciose, che generano un clima di tensione, soprattutto contro gli operatori di turno, costretti a subire l’irritazione dell’utenza, impossibilitati, tra l’altro, a risolvere le questioni tecniche alla base delle predette problematiche. Il Distretto, inoltre, presenta macchinari veramente obsoleti, come nel reparto ginecologia. Tutto ciò, purtroppo cozza con l’annunciata rivoluzione, preannunciata ormai nel marzo 2022, allorquando il Presidente Marsilio e l’Assessore alla Sanità Veri, comunicavano che il nostro distretto sanitario, sarebbe presto diventato una CASA DI COMUNITÀ, con tantissimi vantaggi in termini di servizi per l’intera comunità della Valle Roveto.
A ben guardare, in virtù di quanto annunciato in conferenza stampa, la Regione, infatti, avrebbe previsto ingenti investimenti PNRR su tutto il territorio regionale, puntando alla realizzazione di importanti strutture di prossimità, come ospedali di comunità, “case della comunità” come il nostro Distretto e centrali di organizzazione. In tale ottica, il nostro Distretto, sarebbe dovuto diventare “casa della comunità”, prevista nel Pnrr, quale “luogo il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie o socio-sanitarie grazie ad un lavoro di équipe tra medico di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri di famiglia, specialisti ambulatoriali e altri professionisti sanitari come logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e altri, al fine di fornire tutti i servizi sanitari di base e, in quanto tale, destinataria di ingenti finanziamenti regionali tesi al miglioramento del servizio sanitario di prossimità, quale punto di riferimento continuativo per la popolazione dell’intera Valle. Allo stato nulla di tutto ciò, ma solo inefficienze peri servizi assistenziali di base. Tutto ciò premesso, sono a richiedere interventi risolutivi ed urgenti in ordine alla corretta e puntuale erogazione dei servizi, tenuto anche conto che molti di questi vengono ancora somministrati con macchinari obsoleti (uno per tutto, l’ecografo di ginecologia)”.