“Gli uccelli in Alchimia” l’arte regia in Psicoterapia” di Luigi De Amicis

Il primo esempio di antologia che raccoglie le trattazioni sul tema affrontate da Carl Jung

Avezzano –  Domenica 17 giugno alle ore 17:30 il Museo Archeologico Cicolano ospiterà la presentazione del libro “Gli uccelli in Alchimia”, l’arte regia in Psicoterapia” di Luigi De Amicis, psicologo-psicoterapeuta analitico locale che esercita la professione nei suoi studi di Corvaro (RI) ed Avezzano (AQ).

Il saggio di psicoanalisi del dott. De Amicis affronta l’immagine degli uccelli come simboli che sovente si manifestano nei sogni dei pazienti con o senza disagio nevrotico; rappresentazioni “volatili” appartenenti al regno dell’inconscio che possono irrompere nella coscienza vigile di un singolo, attraverso fantasie o immagini oniriche, veicolando spesso informazioni che sono messaggere di un particolare stato emotivo. Riccardo Brignoli – psicoterapeuta e insegnante di Yoga Hata, che ha curato la prefazione del libro e che interverrà alla presentazione – sottolinea il compito del terapeuta nel lavorare su queste immagini per liberare la loro carica energetica, causa del disagio, in modo che esse tornino ad essere pure ed innocue rappresentazioni della psiche.

L’Arte Regia dell’alchimia è chiamata in causa a supportare l’analisi per le evidenti affinità che mostra con il metodo psicoanalitico teorizzato da Jung. Il grande analista constatò, dallo studio dei trattati di alchimia orientale, che gli uccelli erano utilizzati dai chimici medievali per indicare simbolicamente i metalli e le loro caratteristiche, e gli stadi di trasformazione della materia; metafore volatili che spesso Jung vedeva comparire nei racconti dei sogni dei pazienti, come segnalatori di un cambiamento in atto nei livelli più reconditi della mente. L’alchimia servì a Jung come modello esplicativo per formulare un linguaggio psicologico scientifico sui simboli.

Non sorprende, quindi, che le civiltà del passato, incapaci di metabolizzare queste “visioni” indipendenti e perturbanti della psiche, abbiano associato agli uccelli qualità soprannaturali e religiose: furono essi le prime divinità archetipiche elaborate dalle società preistoriche, in seguito messaggeri del volere degli dei. “Nella nostra pratica – scrive De Amicis – evocare immagini significa far sfilare all’interno della psiche energie che possono fungere da cura, energie che sono nient’altro che immagini stesse. E allora questo lavoro potrebbe diventare utile se la sfilata di uccelli modificano in noi una prospettiva, […] una mappa per poter collocare i propri immaginari […] e svegliare la coscienza, come fa la colomba col suo volo discendente, oppure come fa il pavone che attraverso la sua coda palesa nel sogno l’arrivo di una prima autoconsapevolezza.”

“Gli uccelli in Alchimia” è forse il primo esempio di antologia che raccoglie le trattazioni sul tema affrontate da Carl Jung nel corso della sua intera produzione letteraria; ad esso l’autore farà seguire la pubblicazione di un saggio dedicato agli animali in alchimia, estrapolando i riferimenti sempre dall’opera junghiana e da quella del discepolo Hillman.

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