Estorsione a un imprenditore: tre arresti

Avezzano. L’avevano minacciato più volte vantando crediti per diverse migliaia di euro,“stai attento, riceverai la visita di persone pericolose”, ma un imprenditore edile di origine rumena da anni residente nella Marsica si ribella ai propri aguzzini e si rivolge ai Carabinieri.

I fatti risalgono al periodo tra maggio dello scorso anno e marzo di quest’anno, quando D.M.B., imprenditore straniero di origini rumene operante nella Marsica, già afflitto dalla crisi economica che aveva colpito la propria impresa, riducendolo sul lastrico, diventa oggetto di una estorsione compiuta a tre mani, anche da parte di un appartenente alle famiglie rom del centro marsicano.

L’imprenditore, oberato da debiti, fallita l’impresa, non era riuscito nell’immediato a far fronte ai propri impegni con alcuni suoi dipendenti, e proprio uno di questi, S.T. rumeno classe 1953, pretendendo una cifra spropositata rispetto al credito maturato, sentendosi rifiutare il pagamento, aveva deciso di passare alle maniere forti, rivolgendosi a più esperti amici.

Da qui l’interessamento di esponenti di una nota famiglia rom di Avezzano e l’inizio di un calvario per l’imprenditore rumeno, fatto di minacce velate ed esplicite, visite a domicilio, telefonate e messaggi minatori: “ci faremo vivi presto, stai attento interverranno persone pericolose, paga e finisce la storia”

Il tentativo di estorsione, compiuto in concorso, è stato realizzato con professionalità criminale, attraverso la modulazione del comportamento dei carnefici, un giorno violenti e senza scrupoli, pronti a far del male, il giorno successivo amichevoli e comprensivi, pronti a dilazionare pagamenti, a posticipare scadenze ed appuntamenti, a capire il disagio vissuto  dal debitore, ma solo per tornare immediatamente dopo privi di scrupoli.

L’imprenditore, messo alle strette, non venendo alcuna via d’uscita, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano che in poco tempo sono riusciti a raccogliere una buona quantità di elementi di prova a carico degli indagati, oggi raggiunti da misure di custodia cautelare, i quali, interpretando i diversi ruoli dell’amico intermediario, del violento scagnozzo, del mercenario incaricato al recupero crediti e del povero operaio non pagato, hanno schiacciato il B.D.M. in un vicolo cieco.

Le misure:

le odierne misure intervengono in un quadro di gravi indizi di colpevolezza attribuibili in maniera inequivocabile all’accertata attività estorsiva, aggravata dal concorso di più persone e dalla continuità nel reato, L’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avezzano D.ssa Proia ha previsto l’esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti di Ferdinando  DE SILVA classe 1968, già noto alle FF.PP. e materiale esecutore delle minacce rivolte all’imprenditore, e della  custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del creditore Neculae STRAMBEANU (classe 1953) e Gianluca CARINGI (classe 1987), giovane imprenditore locale.

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