Celano – L’Auditorium ‘E. Fermi’ di Celano ha ospitato la presentazione dei candidati di Forza Italia alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, organizzata dal coordinamento cittadino FI, presieduto da Adelio Di Loreto. Sul palco, i candidati forzisti sono intervenuti con i loro discorsi accomunati dall’intenzione di invertire la rotta del Paese, con un governo di centrodestra che, ricompattato, possa superare il 40% dei consensi alle urne.
Ad aprire l’incontro, il presidente Antonio Del Corvo, candidato al proporzionale per la Camera dei Deputati, che ha sottolineato quanto, ricucire le varie anime del centrodestra, sia la ricetta per un successo sicuro “siamo l’unica alternativa alla ripresa dell’Italia e dell’Abruzzo”, ha dichiarato Del Corvo “questa è un sfida che dobbiamo vincere perché il nostro partito è composto di persone, amministratori e professionisti che possono portare le istanze degli abruzzesi a Roma e farle diventare realtà”.Antonella Di Nino, candidata per il Senato della Repubblica e sindaco di Pratola ha sottolineato che il 4 marzo con la vittoria del centrodestra torneranno la democrazia e la libertà ma “bisognerà lavorare fino alla fine, senza adagiarsi sul vantaggio emerso dai sondaggi.
Occorre portare di nuovo al centro i problemi di questi anni con soluzioni reali e non abbindolano la gente con bonus ad orologeria. La flat tax può essere una prima importante risposta che permetterà alle imprese di reinvestire ciò che si risparmia, in lavoro e sviluppo e, ancora, sarà necessario ripensare un piano di riordino del Sud che non dimentichi le aree interne, ma le veda protagoniste di un rilancio economico dell’intero Paese. Ha preso la parola, poi, Antonio Martino, candidato al maggioritario per la Camera, l’imprenditore scelto da Silvio Berlusconi che ha messo in chiaro da subito le priorità sulle quali operare: “in questi giorni di campagna elettorale, mi sto rendendo conto, ancor più, di quanta fame di lavoro ci sia in giro e questo non può che essere il punto fondamentale sui cui spendere il massimo delle energie, una volta in aula. Altro nodo da risolvere è l’accesso al credito, attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc per finanziare le attività produttive”.
Deciso l’intervento di Gaetano Quagliariello, candidato capolista al Senato nel collegio Abruzzo, che ha rimarcato: “l’Italia o sarà governata dal centrodestra o non sarà proprio governata visto le alternative a noi. Dovremo lavorare sugli indecisi per far capire al meglio quanto sia importante, oggi più di ieri, esprimere il proprio voto. Con l’Abruzzo ho un legame forte che viene da lontano e sarò molto felice di contribuire a renderla una regione migliore”.
“Non possiamo permetterci di sbagliare”, ha detto Guido Quintino Liris, vicesindaco di L’Aquila e candidato al proporzionale per la Camera, “non possiamo rischiare di mettere il Paese in mano ai grillini, il centrodestra deve remare verso un’unica direzione”.
Nazario Pagano, candidato al proporzionale e coordinatore regionale di Forza Italia, nel suo intervento ha evidenziato l’annosa questione della disoccupazione giovanile, l’importanza delle donne nella politica e si è detto soddisfatto della scelta dei collegi abruzzesi che ha definito “garanzia di qualità e risultato”.
Paola Pelino, in lizza nel proporzionale per la Camera dei Deputati e di ritorno da un incontro politico a Pescasseroli, ha ripercorso “la discesa che il Paese ha subito negli ultimi sette anni e cioè dal governo di Mario Monti e di seguito con le successive legislature di centrosinistra”. L’onorevole ha parlato dei 50enni che si ritrovano disoccupati, delle poche opportunità offerte dal pubblico e dell’unica speranza, costituita dal settore privato. “Il partito dell’astensionismo è il primo in Italia”, ha aggiunto, “e per cambiare passo, è necessario anche far capire quanto il futuro dipenda inevitabilmente dal prossimo 4 marzo”.
“Uomini e idee vengono dopo gli ideali”, sono le parole di Nazzareno Carusi, pianista celanese di successo mondiale che ha sfiorato la candidatura in Forza Italia e che ha concluso la presentazione con un profondo intervento sul dovere di ritrovare la dignità della politica, ispirandosi al pensiero di De Gasperi, Adenauer e Schuman, dove libertà, cultura, senso dello Stato e amore disinteressato per il prossimo erano considerati ideali da seguire.