Il deputato D’Alessandro (IV) scrive ai ministri Guerini e Speranza: “ospedale da campo e supporto militare”

Il deputato D'Alessandro (IV) scrive ai ministri Guerini e Speranza: "ospedale da campo e supporto militare"
Deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro
Deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro

L’Aquila– Con una lettera indirizzata ai Ministri Guerini e Speranza, al commissario Arcuri, al Capo della protezione civile Borrelli, ai sindaci della Marsica, il deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro chiede supporto sanitario e logistico dell’esercito, in vista della preoccupante situazione in cui versa il nostro territorio.
Spiega D’Alessandro: “Prima di scrivere, in questi giorni ho lavorato per capire se ci fossero le condizioni. L’esercito è intervenuto in Sardegna, a Cosenza, a Perugia a Aosta. Sulla base delle informazioni assunte c’è ancora spazio per un intervento dell’esercito.
Continua il deputato abruzzese: “C’è bisogno di un ospedale da campo, attrezzature e personale sanitario militare per liberare l’ospedale ed il pronto soccorso, ma attenzione l’incalzare dell’inverno potrebbe aggravare la situazione già drammatica, anche in termini logistici e di spostamento in sicurezza della popolazione
Nella lettera D’Alessandro ricorda quanto accaduto con la violentissima nevicata del 2012 ed avverte: “In questo senso, alla luce degli ultimi allerta meteo lanciati dalle strutture di protezione civile, non posso non rappresentare la delicatissima situazione oro-geografica dell’area in questione, che a sua volta si riparte in sub aree micro-climatiche, gravata da un rischio neve che può rendere, repentinamente, completamente isolati diversi piccoli centri frazioni e località di quell’Appennino. Si pone, dunque, oltre la questione di garantire assistenza sanitaria nell’emergenza COVID-19, anche l’esigenza di attivare ogni misura opportuna a mitigare l’ulteriore rischio climatico”
Racconta poi: “Ho avuto modo già di parlarne con il Ministro Lorenzo Guerini, persona seria, che mi ha garantito che assumerà in prima persona l’approfondimento del dossier-Avezzano. Da parte mia, tuttavia, continua la mia attività che svolgerò in tutte le sedi.”
Conclude infine, senza polemiche: “Mi pare che la situazione sia sfuggita di mano alla Regione, con gravi sottovalutazioni. Cerco di dare una mano
Di seguito il testo della lettera.
Gentilissimi,
a seguito all’appello dei Sindaci del territorio della Marsica – estesa area interna della provincia dell’Aquila – ritengo sia assolutamente necessario richiedere un intervento immediato delle Autorità
Vostre, ciascuna per quanto di competenza, onde poter garantire un decoroso funzionamento all’Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano (AQ) ed una adeguata erogazione di assistenza sanitaria, emergenziale ed ordinaria, agli oltre 140.000 cittadini abruzzesi che a questa struttura fanno riferimento.
I dati aggiornati dell’evoluzione epidemiologica COVID-19 in Abruzzo, in particolare nel vasto
territorio di cui trattasi, confermano l’aggravarsi costante della situazione emergenziale, anche in controtendenza rispetto al dato nazionale.
Il mio ruolo di Parlamentare della Repubblica mi impone altresì di chiedere, al Ministro della
Difesa, di valutare sollecitamente le istanze, provenienti alle sue articolazioni da quel territorio, finalizzate
ad affiancare alla sanità territoriale il supporto logistico e specialistico della Difesa, a partire dalla dotazione di un ospedale da campo sotto tenda a supporto dell’ospedale di Avezzano, adeguato per dimensioni ed attrezzatture e personale sanitario, con figure specialistiche della sanità militare per affiancare le attività di riorganizzazione come accaduto in Sardegna, fino alla conclusione dell’emergenza.
La drammaticità della situazione è stata confermata dalle recenti inchieste giornalistiche televisive che hanno avuto vasta eco nell’opinione pubblica nazionale; drammaticità che rende non più procrastinabile
un intervento, anche di natura ispettiva, utile a ripristinare al più presto una adeguata erogazione dei servizi sanitari complessivi.
In questo senso, alla luce degli ultimi allerta meteo lanciati dalle strutture di protezione civile, non posso non rappresentare la delicatissima situazione oro-geografica dell’area in questione, che a sua volta si
riparte in sub aree micro-climatiche, gravata da un rischio neve che può rendere, repentinamente, completamente isolati diversi piccoli centri frazioni e località di quell’Appennino. Si pone, dunque, oltre la questione di garantire assistenza sanitaria nell’emergenza COVID-19, anche l’esigenza di attivare ogni misura opportuna a mitigare l’ulteriore rischio climatico, approssimandoci al cuore della stagione invernale, per preservare una viabilità adeguata alle attività di soccorso medico e alla sua sollecita prestazione.
Si ricorda che nell’anno 2012, in occasione della violentissima nevicata del febbraio, la zona dovette ricorrere a mezzi speciali dell’Esercito per garantire il trasporto dei malati presso il presidio ospedaliero di Avezzano da diverse sub-aree della Marsica. Memori di tale esperienza, gli amministratori responsabili di quelle comunità locali – alcune delle quali demograficamente anziane – mi sollecitano, altresì, a chiedere al Ministro della Salute provvedimenti straordinari che consentano di utilizzare, nella maggiore ampiezza possibile, le strutture sanitarie territoriali pubbliche di Pescina (PTA) e Tagliacozzo, che insistono ed
operano correntemente nella zona, ad ovest e ad est di Avezzano, ma che furono disattivate quali ospedali per acuti nell’anno 2010, affinché esse possano supportare il carico di lavoro che sta, in questo momento, affrontando il solo ospedale di Avezzano, nella logica funzionale di Ospedali riuniti della Marsica.
L’occasione è propizia per ringraziarVi di quanto state facendo in questa difficilissima fase che si trova a vivere il nostro Paese, e porgere deferenti ossequi”.

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