Avezzano – Il consigliere comunale Pierluigi Di Stefano fa una precisazione necessaria sulle valenze che i Cunicoli di Claudio hanno per Avezzano e per la Marsica tutta. Mette in evidenza quelle che sono le criticità ed evidenzia la necessità di rendere consapevoli e di diffondere in primis ai marsicani il valore storico culturale di quest’opera. La capacità di racconto e la gestione sono i personali appunti mossi dal consigliere. troppi soggetti che si sovrappongono e troppe competenze coinvolte. la soluzione proposta è un tavolo di partenariato ospitato logistacamente dal Comune di Avezzano.
I Cunicoli di Claudio, insieme al canale sotterraneo, che rappresenta la più lunga galleria realizzata dai tempi antichi fino all’inaugurazione del traforo ferroviario del Frejus, il parco dell’emissiario dell’Incile, L’Aia dei Musei di via nuova e il Palazzo Torlonia rappresentano un elemento turistico fortemente attrattivo se ben raccontato.
A dimostrazione di ciò vi sono le numerose sollecitazioni che ogni giorno il Comune di Avezzano riceve rispetto alla possibilità di visitare l’area archeologica.
E qui, una prima criticità: la capacità di racconto, la capacità di fare turismo e ricettività.
Da un’indagine non so quanto fondata ma comunque meritevole di riflessione emerge che solo 2 avezzanesi su 10 hanno visitato l’area archeologica e comunque pochissimi cittadini
conoscono bene la loro funzionalità e, in generale, la storia del prosciugamento.
Da qui la necessità di approfondire tutti questa storia che tanto affascina chi la sente raccontare, con la creazione di esperienze conoscitive dedicate soprattutto ai locali, secondo l’assunto che per fare turismo bisogna essere consapevoli (tutti) delle capacità del proprio territorio.
Se andiamo a Napoli e chiediamo del Cristo Velato, ogni napoletano sa indicarci dov’è e cos’è. La stessa cosa dovrebbe accadere al turista che si trova in Piazza Risorgimento e chiede dei Cunicoli, a un barista piuttosto che a un impiegato.
Seconda criticità: la gestione. La legge regionale 42 del 2012 trasferisce al Consorzio di Bonifica Ovest – Bacino Liri Garigliano le competenze e risorse, già attribuite all’ARSSA, per la gestione delle opere e infrastrutture di bonifica. Significa che il Consorzio di Bonifica è deputato all’apertura e chiusura dell’area archeologica, che però mantiene un vincolo archeologico e che dunque presuppone un interesse della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo che, stando alle notizie, ha ottenuto un contributo 250 mila euro tramite la Camera di commercio per implementare un parcheggio e un sistema di sorveglianza del parco, ma anche per l’attrezzamento dell’area antistante I Cunicoli.
Ora, ritenuto che tanto é stato fatto fino ad oggi, grazie alla sensibilità e all’opera di diversi soggetti, oltre che ai succitati Soprintendenza e Consorzio, i consiglieri regionali marsicani, la Dmc Marsica, il Gal, i Comuni di Avezzano e di Capistrello, le cooperative Limes, Amici dell’emissiario etc etc. vista la difficoltà gestionale dovuta a una sovrapposizione di soggetti e competenze, quello che a mio avviso andrebbe fatto é la convocazione di un tavolo di partenariato che ponga degli obiettivi gestionali a medio-lungo termine. Il Comune di Avezzano mette a disposizione la sede logistica, certo che l’obiettivo a cui tutti tendiamo é l’ottimizzazione della gestione ai fini di quel famoso turismo a cui tutti giustamente ambiamo.