Avezzano – La Fim Cisl Abruzzo Molise con a capo Antonello Tangredi richiede un incontro urgente con il Prefetto Dott. Giuseppe LINARDI sulla crisi aziendale della Zanzi, società che si occupa della manutenzione degli impianti termo-idraulici degli ospedali della provincia.
Di seguito la lettera:
“Nella mia qualità di Segretario della FIM-CISL di Avezzano, con la presente, chiedo un incontro urgente presso il Suo Gabinetto, al fine di poter esporre le problematiche che stanno affrontando i dipendenti della ZANZI Servizi s.r.l. di Roma che operano all’interno dei Nostri Ospedali e dei Nostri numerosi Presidi medici (Avezzano, Sulmona, l’Aquila e Castel di Sangro).
Nello specifico, i 35 dipendenti della predetta Società a r. 1., dal 1° ottobre 2018, hanno preso servizio con c.c.n.l. metalmeccanici piccola e media impresa, con soluzione di continuità, pur continuando, di fatto, nelle mansioni e nei ruoli precedente assolti, in forza del contratto che li legava alla OLICAR S.p.A. dal 2013 al 2017 e dal mese di marzo dello stesso 2017, fino al 30 settembre 2018, alla OLICAR Gestione s.r.l. ma, sebbene il loro contratto fosse realmente iniziato il 1° ottobre 2018, la ZANZI, non ha mai pagato gli stipendi ai Suoi dipendenti.
A sostegno del mancato pagamento degli stipendi, già in data 07.11.18, la ZANZI Servizi s.r.1., faceva pervenire, alla ASL n.1 (appaltatrice) e alle O.O. SS. FIM-CISL e FIOM-CGIL, copia della lettera inviata al Tribunale di Roma – Sezione Fallimentare – con la quale chiedeva di essere ammessa alla procedura di concordato preventivo in bianco.
Alla ricezione dell’anzidetta lettera del 07.11.18, a fin una dell’Amministratore della ZANZI Servizi s.r.1., sig. Romolo ZANZI, la scrivente O. S., provvedeva a chiedere incontri e riscontri, sia alla Società ZANZI, sia alla ASL n.1, per comprendere il ruolo di ambedue, ovvero, il ruolo, dell’appaltante e dell’appaltatrice e, su come, soprattutto la ASL n.1 intendesse procedere, rimarcando il fatto che, proprio il °potere° derivante e gravante sull’appaltante, laddove l’appaltatore non rispetti i criteri cardine della gara d’appalto e, fra questi, appunto, il pagamento dei salari ai lavoratori, DEVE indurre l’appaltante ad estromettere immediatamente l’appaltatore.
Ma vi è di più, la ASL n.1, già dai primi giorni di novembre era a conoscenza, su sollecitazione della scrivente O. S. che, a i 35 dipendenti, non erano stati forniti (cosa constatabile alla data odierna), i D.P.I. (dispositivi di protezione individuali), cosa, ovviamente gravissima, unitamente al fatto che, ancora oggi, i lavoratori sono costretti ad anticipare di propria tasca, il danaro per l’acquisto del carburante per le autovetture della Società a r. I., per garantire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria negli innumerevoli Presidi medici della Provincia, oltre a dover acquistare, sempre a loro spese, in tantissime occasioni, materiali di ricambio e di utilizzo corrente, La ASL n. 1, sempre su sollecitazioni della FIM-CISL, il 20 dicembre 2018, ha anticipato, per conto della ZANZI Servizi s.r.I., la retribuzione del mese di ottobre 2018, sulla scorta di errate buste paga elaborate dalla Società, contenenti, però, solo la ex paga base e la ex contingenza, senza, quindi, maggiorazioni notturne, reperibilità, rimborsi ecc.
Ancora su sollecitazione della FIM-CISL e, sempre sulla scorta di errate buste paga elaborate in da. 08.01.19, dalla ZANZI Servizi s.r.1., relative al mese di novembre 2018, la ASL n. 1, pare si stia sostituendo di nuovo alla Società nel pagamento delle predetta mensilità, pur di tener attivi i delicati impianti di manutenzione.
A line dicembre 2018, la ASL n. 1, dopo aver accolto la richiesta della ZANZI di sciogliere anticipatamente il contratto (inizialmente previsto per 6 mesi -dal 1° ottobre 2018 -), ha preparato una nuova gara d’appalto per n. 60 giorni che dovrebbe iniziare il 1° febbraio p.v. Trattandosi dunque, di una situazione assurda per la quotidianità dei servizi che, la ASL n. 1 DEVE COSTITUZIONALMENTE garantire ai cittadini della Nostra Provincia e, drammatica per le sorti dei lavoratori che, la FIM-CISL si fregia di rappresentare, si chiede un INCONTRO URGENTE, con specifica e cortese richiesta di far convergere contestualmente, attorno allo stesso Tavolo di crisi del Suo Ecc.mo Gabinetto, la Società a r. 1. ZANZI Servizi e la ASL n. 1, in persona dei legali rappresentanti pro-tempore, per definire le modalità di uscita dall’appalto della predetta ZANZI e, su come intenda procedere la plurimenzionata ASL n.1, nell’immediato e del medio periodo, garanzia del lavoro e dei servizi ai cittadini.