Il 28 settembre si festeggia la Giornata Mondiale dell’Anziano la cui condizione nell’attuale contesto sociale è molto cambiata. L’ idealizzazione dei valori del dinamismo e dell’efficienza produttiva dei giovani sovente nega agli anziani, soprattutto a quelli che vivono in condizioni di disabilità, ogni istanza emozionale.
La scrittrice Maria Assunta Oddi in questa lirica vuole dedicare un pensiero a tutti gli anziani facendo riflettere sul fatto che la vecchiaia, vissuta con gli affetti più cari nella condivisione e nella relazione, non è una malattia bensì la fase più profonda e riflessiva dell’esistenza: “La vecchiaia è la sede della sapienza della vita” (Papa Francesco). Auguri a tutti gli anziani.
Cosa Dimenticata.
Penso che il tuo cuore
Sia leggero come piuma tenera
Di passerotto smarrito
Che incompiuto sussurra
L’ignoto sulla coppa del sole.
Nessuna fatica ti è mai
Sembrata eccessiva
Nessun dolore incomprensibile
Mai l’ozio ha corrotto
I tuoi giorni di tedio.
La tua vita, la mia
Trame aggrovigliate
Da non districare:
Non c’è filo di piombo
A discernere il mio dal tuo.
Pallidissima affisa
Al lume del giorno
Chiudi il cestino
Del laborioso tempo
Con leggeri fili d’erba.
La stanchezza curva sulle spalle
Tornate esili e graziose
Come quelle di fanciulla
Germoglia all’ombra gemme di pace.
Distratta da una sorta
D’annoiato distacco dal mondo
Trascini negli occhi il piglio smarrito
E svagato di monello
Accovacciato da solo
In un angolo appartato.
Ora che annotta
Più non vedono
I tuoi offuscati occhi
L’agucchiare veloce
Del filo sulla tela
Nel tempo insonne.
Cosa dimenticata
Coccinella addormentata
Con le ali chiuse a croce
Attendi materna
L’istante eterno di memorie
Che ignora sazietà
D’antico affetto.