Cordone di operai davanti allo stabilimento della Santa Croce. “Non vogliamo che vengano spostati i macchinari”

Canistro. E’ stato “costretto” a rientrare nello stabilimento e a lasciare il camion carico all’interno dei cancelli. Almeno fino a questa mattina, quando sarà fatta chiarezza su cosa sta uscendo dallo stabilimento di Canistro della Santa Croce, il marchio di proprietà dell’imprenditore molisano Camillo Colella.

E così, ieri sera, dopo aver visto l’ennesimo mezzo pesante uscire dallo stabilimento, gli operai hanno richiesto l’intervento dei carabinieri.

Sul posto è arrivata una pattuglia del nucleo radiomobile. In mattinata, davanti ai cancelli, sono tornati anche gli agenti del commissariato di Avezzano.

Tornano a farsi sentire gli operai di Canistro. Questa volta temono che dallo stabilimento escano i macchinari con cui in questi anni hanno lavorato. Una gran parte dei macchinari è stata acquistata con i fondi regionali. Si tratta di cifre molto elevate. Il timore è che vengano smontate le linee di produzione.

Ieri sera, di quanto stava accadendo è stato allertato anche il vice presidente della regione Giovanni Lolli.

In questi giorni, nelle ore serali, diversi camion hanno caricato all’interno dello stabilimento e poi si sono allontanati. Uno di questi mezzi è stato accompagnato anche dall’auto su cui c’era l’imprenditore e alcuni suoi collaboratori.

Colella ha dichiarato si tratta di materie prime. Gli operai hanno chiesto però l’accertamento da parte delle forze dell’ordine, sulla regolarità delle attività.

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