Avezzano – Un’odissea durata 44 giorni, ma che si è conclusa con un lieto fine. È la storia del dottor Walter Creati, che ha rischiato la vita a causa di un aneurisma addominale ma che alla fine ce l’ha fatta, soprattutto grazie «alla professionalità del personale dell’ospedale di Avezzano e alla qualità delle strutture». A riportarlo l’edizione odierna del quotidiano Il Centro.
Tutto ha inizio il 29 dicembre scorso. Lo psicoterapeuta con indirizzo psicoanalitico era con degli amici quando ha avvertito un forte dolore alle spalle e alla pancia e ha perso i sensi a causa di un forte calo di pressione. Il giorno dopo ha consultato dei medici che gli hanno consigliato di recarsi al pronto soccorso. Dagli accertamenti è emerso che c’era un aneurisma addominale e che era salvo per miracolo. È stato così sottoposto a intervento chirurgico e, siccome non c’era posto ad Avezzano, è stato portato nel reparto di rianimazione dell’Aquila, dove è rimasto un solo giorno, per poi tornare ad Avezzano. Ha così subìto un secondo intervento chirurgico programmato, rimanendo per circa un mese in rianimazione e in gravi condizioni. Alla fine è stato ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare e poi dimesso.
«Dopo 44 giorni di degenza», ha affermato Creati, «vorrei sottolineare che il buon esito della vicenda è stato garantito dalla perizia dell’équipe di chirurgia vascolare guidata dal dottor Giovanni De Blasis che mi ha operato due volte, una delle quali la notte di capodanno e dal perfetto funzionamento del reparto di Rianimazione diretto dal dottor Angelo Blasetti. Vorrei cogliere l’occasione», ha aggiunto, «per ribadire la presenza nell’ospedale marsicano di autentiche eccellenze che andrebbero riconosciute e sostenute, che rappresentano una ricchezza e una sicurezza per tutti e delle quali i cittadini dovrebbero avere piena consapevolezza».
Una notizia positiva, cronaca di un evento che si è concluso nel migliore dei modi quando, spesso, nella sanità si parla solo di disservizi, quando tutto sembra non funzionare. È vero che la domanda è spesso spropositata rispetto all’offerta dei servizi e il bacino di utenza marsicano è imponente per un solo ospedale per acuti, ma nonostante ciò le professionalità e i risultati non mancano.