Avezzano – Dieci anni di battaglie a colpi di carte bollate, contraddistinti da forti tensioni anche tra gli stessi abitanti di un’intera zona della città, quella di Scalzagallo, dove Rete Ferroviaria italiana Spa, RFI, aveva deciso di costruire un elettrodotto lungo il tracciato della linea ferroviaria Avezzano-Sulmona, a ridosso delle preesistenti abitazioni di numerose famiglie.
I residenti, rappresentati dagli avvocati Renato Simone, Domenico Sabatini ed Herbert Simone, avevano fatto ricorso al Tribunale di Avezzano ma anche, in doppia tutela, al Tar, ottenendo ragione in entrambe le sedi di Giustizia.
Il Tribunale di Avezzano aveva intimato in via cautelare a RFI di interrare l’elettrodotto, soluzione che, hanno sottolineato gli Avvocati rappresentanti delle famiglie ricorrenti, avrebbe di fatto abbattuto i rischi per la salute della popolazione, come attestato dagli studi relativi richiamati e alla base della normativa urbanistica e ambientale vigente, inspirata ai principi comunitari di precauzione e di sviluppo sostenibile, invocata dagli stessi legali.
Il procedimento era stato dichiarato estinto nel marzo 2015, in quanto dopo un’interruzione, la causa stessa non era stata riassunta nei termini di legge; RFI aveva adito nuovamente il Tribunale di Avezzano che nei giorni scorsi ha rigettato l’istanza di RFI, condannata anche al pagamento delle spese.
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