Centrodestra compatto a Tagliacozzo, tre comitati per il No al referendum

Tagliacozzo. Sono tre i comitati nati a Tagliacozzo, a firma del Centro Destra, per promuovere la scelta del No al prossimo referendum sulla modifica della Costituzione.

Di seguito il testo integrale della nota:

Giugno è stato il mese della Gran Bretagna con la Brexit, Novembre ci ha regalato un nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America ora invece i riflettori internazionali sono puntati sull’Italia per il Referendum costituzionale del prossimo 4 Dicembre.

Questi tre eventi fondamentali per gli equilibri internazionali, hanno visto formarsi delle vere e proprie tifoserie nel mondo occidentale e non solo.

In Italia c’erano i ProBrexit e gli AgainstBrexit, i supporter di Trump e i fan di Hillary.

Tra poco più di due settimane saremo noi italiani i diretti interessati chiamati a scegliere le sorti della nostra nazione e abbiamo tifoserie internazionali schierate che aspetteranno solamente l’esito del voto per concludere questo 2016 “game changing”.

Da mesi andiamo avanti a pane e referendum, assistiamo allo scontro-confronto dei due schieramenti: VotaSI e VotaNO.

I VotaSi, capitanati dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma non con l’intero partito a favore e un blando Flavio Tosi e Angelino Alfano.

I VotaNO vedono un centro destra compatto con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ma anche la sinistra di D’Alema e per finire gli agguerritissimi grillini del Movimento 5stelle.

Così come al livello nazionale le tifoserie si sono delineate anche le realtà locali si sono organizzate.

A Tagliacozzo ben tre comitati per il No di centrodestra si sono formati.

“Il Comitato NOgrazie” un gruppo giovane, che ha come referente Benedetta Fasciani, Coordinatrice provinciale di Gioventù Nazionale (movimento giovanile di Giorgia Meloni) insieme ai  militanti Fulvio Fabiani classe ‘90 (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale) Marzia Passalacqua classe ’93 (Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale)  e Marco Simeoni classe ’96  (Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale).Al livello regionale spicca la figura del già Assessore ai trasporti della Regione Abruzzo Avv. Giandonato Morra e Francesco di Giuseppe membro dell’Esecutivo di Gioventù Nazionale. Giorgia Meloni è la punta di diamante che tiene il timone del comitato al livello nazionale, spalleggiata dall’Onorevole Fabio Rampelli,tutto il partito di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale e il movimento giovanile “Gioventù Nazionale”.

 Il comitato ufficiale del partito Forza Italia “Comitato per il NO” capitanato dal già Sindaco della città di Tagliacozzo, Presidente dell’Associazione “Coerenza e coesione” e attualmente leader di opposizione, Maurizio di Marco Testa (Forza Italia) e la sua squadra di fedelissimi. Numerosi gli esponenti di riferimento che in quest’ultimo periodo si sono impegnati attivamente sul territorio marsicano in difesa delle ragioni del NO. Come il Vicepresidente del Senato della Repubblica Maurizio Gasparri, l’Onorevole Fabrizio Di Stefano (Coordinatore regionale del comitato), il Consigliere Regionale Emilio Iampieri, il Vice coordinatore regionale del partito Maurizio Bianchini, i Consiglieri provinciali Amerigo Montanaro e Gianluca Alfonsi, nonché coordinatore marsicano del movimento, insieme a molti altri amministratori locali.  

L’ultimo comitato, di certo non per ordine di importanza, è quello della Dott. Angela Maria Antenucci (Forza Italia) “Libero Comitato Abruzzo” che vede le adesioni di quaranta amministratori locali abruzzesi. “Un libero comitato orizzontale, senza simboli di partito che parte dal basso e vuole coinvolgere amministratori e cittadini” queste le parole di Paolo Gatti, promotore del Comitato nonché Vice Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo di Forza Italia.

Le ragioni che uniscono i tre comitati sono le medesime:

NO Perché:

1)      Non si può dividere il paese sui valori fondamentali della Repubblica che devono essere condivisi da una larga maggioranza di cittadini e non solo da una parte di partito.

2)      Non si cancella il Senato, ma sarà in mano ai partiti diminuendo la democrazia, come è successo per le Provincie. Il Senato diventerà un “dopolavoro” per Sindaci e Consiglieri.

3)      Non si riducono gli sprechi e i costi della politica. Il risparmio annuo pro-capite sarà di soli euro 0,96 (meno di una tazzina di caffè al bar)

4)      L’Abruzzo con 1,3 milioni di abitanti avrà solo 2 senatori, lo stesso numero del Molise con 315.000 abitanti e della Val d’Aosta con 130.00 di abitanti creando una spaventosa sproporzione di rappresentanza.

5)      Tiene in piedi un bicameralismo confuso, pasticciato e squilibrato.

6)      Si creano conflitti tra Stato e Regioni, tra Camera e nuovo Senato che produrranno costi ulteriori, lentezze e inefficienze.

Questa battaglia sarà portata avanti sulla base dei contenuti, il fronte del NO rifiuta gli “spot elettorali” di Renzi e dei suoi seguaci. Abbiamo il dovere di far chiarezza, proprio per questo i comitati saranno presenti con manifestazioni volte ad informare i cittadini verso un voto consapevole, data la complessità della prova elettorale cui gli italiani sono chiamati a sottoporsi.  

 

 

 

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