CELANO – È stata svelata ieri mattina, l’immagine iconografica di Federico II lungo la scalinata adiacente al maestoso Castello Piccolomini di Celano, segnando ufficialmente l’inizio dell’Anno Federiciano2024, che si terrà dall’8 all’11agosto.
L’installazione artistica, raffigurante Federico II di Svevia, è stata realizzata a memoria storica degli 800 anni dalla distruzione e ricostruzione della città castellana.
L’opera, simbolo di rinascita e resilienza, celebra la figura di Federico II, noto come lo “Stupor Mundi”, la cui influenza ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura del nostro territorio. Sebbene il nome di Federico II sia spesso associato solo alla distruzione di Celano, è importante sottolineare che egli stesso ne volle la ricostruzione dove sorge attualmente e come il popolo celanese seppe trasformare quel tragico evento in una opportunità. La nuova scalinata, non è solo un omaggio al passato, ma anche un simbolo della capacità di rinascita della comunità celanese.
Federico II di Svevia, conosciuto come lo “Stupor Mundi” per la sua straordinaria intelligenza e cultura, ha avuto infatti un impatto significativo e determinante sulla storia di Celano. Nel 1223, durante il suo regno, Federico ordinò la distruzione di Celano in risposta alle continue ribellioni della città contro il suo potere imperiale. Questo evento segnò un periodo di grande sofferenza per la comunità celanese che fu esiliata dalla sua stessa terra.
Nonostante la distruzione di Celano ordinata dallo Stupor Mundi, la popolazione di Celano dimostrò una straordinaria capacità di resistenza e attaccamento alle proprie radici, tanto è vero che riuscirono a ricostruire la loro città, preservando la propria identità culturale e storica. La figura di Federico II, quindi, oltre a rappresentare un momento di crisi, simboleggia anche la rinascita di Celano, che è riuscita a trasformare una tragedia in un’opportunità di rinnovamento e crescita.
L’Anno Federiciano e l’immagine iconografica rappresentano un tributo a questa resilienza, celebrando la capacità di Celano di rinascere dalle sue ceneri e continuare a prosperare come comunità forte e unita.