Celano. Non è passata inosservata, a Celano, la “visita” della Guardia di Finanza che ha presentato un ordine di esibizione di documenti emessa dall’autorità giudiziaria.
I finanzieri hanno acquisito dall’ufficio tecnico del Comune e da tutti gli altri uffici competenti per materia tutti gli atti che riguardano la realizzazione del “milionario” impianto fotovoltaico.
La procura ha aperto un’inchiesta e la delega delle indagini è stata data alla Guardia di Finanza. Si tratta dell’impianto finito in una corposa inchiesta giornalistica a firma di Angelo Venti, pubblicata “a puntate” sul giornale on line Site.it.
Riferendosi all’impianto Venti scrive che si tratta de “la più grande centrale realizzata in Europa da una pubblica amministrazione – è un’opera grandiosa che conquista molti record. Ne segnaliamo uno in particolare: nonostante l’impianto risulti entrato in esercizio solo l’11 maggio 2016, godrà comunque delle tariffe incentivanti più alte in assoluto tra quelle previste dal Secondo conto energia, cessato nel resto d’Italia dal 2011″.
E ancora: “Ad essere ricoperti dai pannelli fotovoltaici sono 40 ettari di terreno agricolo in località Paduli, a Celano. La Potenza istallata è di 20 Mw, la produzione stimata per i prossimi 20 anni è di 485 milioni di Kw/h. Incredibile anche la tariffa incentivante, la più alta in assoluto: 0,44 euro a kw/h, la stessa prevista per gli impianti realizzati sui tetti. Le entrate totali stimate nell’arco di 20 anni ammontano a 286 milioni di euro, di cui ben 100 milioni, suddivisi in rate di 5 milioni l’anno, resteranno al Comune”.
Sull’inchiesta c’è ancora il massimo riserbo. Cosa certa è che i finanzieri hanno “spulciato” in Comune e hanno preso tutti gli atti e i documenti riguardanti l’impianto.