Casa famiglia di Tagliacozzo, ‘struttura aperta fin quando si potrà’

Gli otto ospiti, affetti da grave disabilità, non siano immediatamente fatti ritornare alle proprie famiglie

Tagliacozzo – La minaccia della chiusura è diventata  una realtà.  La casa famiglia di Tagliacozzo ha dovuto chiudere i battenti. Nonostante tutto,  la forza di coloro che credono fermamente nel proprio lavoro e nell’opera di assistenza svolta farà sì che gli otto ospiti, affetti da grave disabilità, non siano immediatamente fatti ritornare  alle proprie famiglie.

Non può e non deve passare inosservato il trauma che questa eventualità porterebbe ai pazienti. Il percorso che gli operatori svolgono all’interno della struttura non è immaginabile né quantificabile. Dare ad ognuno dei giovani la possibilità, lì dove attuabile,  e la dignità con un percorso che li possa portare ad una indipendenza, pur se relativa, verrebbe annientata con il trauma di un immediato trasferimento. Necessita ricordare che molti di loro hanno genitori  anziani o deceduti, e verrebbero lasciati come naufraghi in balia delle onde.

La partecipazione dell’assemblea dei Sindaci della Marsica,  con a capo il Primo cittadino di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, dei consiglieri regionali e provinciali  e degli esponenti  politici  ha dimostrato, come nello specifico, che se si vuole  si può, in sinergia,  interagire per il proprio territorio.

Un incontro effettuato  per debellare la chiusura della struttura e rafforzare la debole voce di aiuto dell’ANFFAS   per poter giungere al presidente della Regione Abruzzo Luciano  D’Alfonso.   E’ stato  ritenuto opportuno stilare un protocollo per richiedere  nuovi fondi  affinché si potesse evitare di porre la parola fine  della casa famiglia.

Ciò nonostante, nessuna risposta è pervenuta dai vertici regionali.

La Legge, che nei primi giorni di febbraio è stata approvata, destina quasi  240 milioni di euro in tre anni per l’assistenza dei disabili gravi dopo la morte dei familiari e,  la somma di circa 90 milioni dell’importo totale è stata già  inglobata  nella legge di Stabilità da poter essere erogata  per il 2016.  Ora si è in attesa che il Senato deliberi  a favore.  L’obiettivo è quello di  consentire ai disabili gravi di poter essere accolti  in istituti o residenze socio-sanitarie.

Stessa sorte della chiusura  riguarda anche le Comunità Alloggio ASP -CASA DEL SOLE Rosolino Colella di Città Sant’angelo,  la CASA CARA di Scerne di Pineto,  A.R.D.A  Onlus Associazione Regionale Down Abruzzo “assegnatarie dei fondi previsti dall’Avviso Pubblico della Regione Abruzzo per l’affidamento, per la durata di un anno, della già realizzazione di percorsi sperimentali di residenzialità autonoma, destinati a persone disabili adulte gravi, nell’ambito del Progetto R.A.D.A.R. “RADAR – Rete Abruzzese per il Dopo di Noi e l’Autonomia Residenziale”, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale d’Abruzzo, n. 934 del 29/11/2010.”

Come si dice volere è potere e, con l’infinito amore verso gli altri, tutto lo staff  della Casa famiglia di Tagliacozzo sta dando una dimostrazione di grande civiltà.

I dieci operatori daranno, gratuitamente, la propria totale disponibilità e con la compartecipazione di un supporto finanziario da parte dei familiari degli ospiti,  la differenza coperta dai residui fondi dell’ANFFAS Avezzano, la struttura rimarrà aperta  fin quando si potrà, basandosi  esclusivamente su queste forze, in attesa che l’attenzione  del Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso, possa  attivarsi  prima ancora dell’approvazione del Senato.

La speranza è l’ultima a morire.

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