Carsoli, il consigliere regionale Bracco: “Il sindaco rimuova comandante dei vigili”

Carsoli. “Chissà quale sarà stata l’espressione del volto dei carabinieri davanti all’esclamazione “Io sono il comandante dei vigili di Carsoli, ora vi faccio vedere io!” dopo un rocambolesco quanto incredibile inseguimento sulla Tiburtina a cavallo dei territori di Lazio e Abruzzo. Non sarà stato affatto semplice per i rappresentanti dell’Arma contestare alcune infrazioni al codice della strada a chi, invece, quel codice ogni giorno è tenuto a farlo rispettare”.

Leandro Bracco, Consigliere regionale di Sinistra Italiana, interviene sulla singolare vicenda accaduta il 29 marzo scorso a Oricola, nell’Aquilano. Giorno nel quale il comandante della polizia locale di Carsoli non solo si è rifiutato di fermarsi all’invito di una pattuglia di carabinieri ma ha anche continuato a correre e a sorpassare auto mentre era alla guida della sua Yamaha. “Che il comandante della polizia locale – si chiede ironico Bracco – abbia voluto vestire i panni di Vin Diesel in Fast and Furious in versione due ruote? Non credo. Più probabile che pensasse di essere Valentino Rossi alla caccia del suo decimo titolo mondiale”.
L’esponente di Sinistra Italiana chiede che il sindaco di Carsoli faccia quanto prima chiarezza sull’accaduto al fine di prendere, nel più breve tempo possibile, i più seri provvedimenti del caso.

“Secondo quanto riportato da una testata giornalistica locale – racconta Bracco, – il comandante della polizia locale di Carsoli era in moto sulla Tiburtina quando, per via di alcuni sorpassi, è stato individuato dai militari dell’Arma che, come nelle loro prerogative, gli hanno chiesto di fermarsi e accostare. Il comandante, nonostante avesse visto i carabinieri, non solo non si è fermato ma ha continuato la propria corsa sul bolide a due ruote, lanciandosi in una specie di fuga disperata. Una volta arrestata la sua corsa – continua il Consigliere – non avrebbe nemmeno avuto parole improntate alla cordialità per i carabinieri che in quel momento stavano solamente svolgendo il proprio mestiere”.

“Davanti al ritiro della patente che ha subìto il Comandante – prosegue Leandro Bracco – l’amministrazione comunale di Carsoli  avrebbe dovuto quantomeno prendere una posizione nei confronti del dirigente di polizia locale. La prefettura gli ha ritirato la patente per un mese e cinque giorni concedendo dei permessi lavorativi”. La richiesta di Bracco al primo cittadino di Carsoli è perentoria: “L’avvocatessa Velia Nazzarro, sindaco della comunità carseolana da circa due anni, ha il dovere di esprimersi su quanto accaduto ma soprattutto si deve comportare, come mi auguro, in maniera terza. Il comportamento che ha avuto il comandante dei vigili di Carsoli – comportamento verso il quale non può esistere indulgenza alcuna – è ingiustificabile. Se il tutto infatti passasse sotto silenzio, che esempio verrebbe dato alla collettività? Confido sul fatto che il sindaco Nazzarro faccia prevalere la ragionevolezza e il buon senso. In gioco, per l’ennesima volta, vi è la credibilità delle istituzioni”.

 

In moto azzarda sorpassi pericolosi sulla Tiburtina, ritirata la patente al comandante della polizia locale di Carsoli

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