Capistrello – Si è svolto il 4 giugno scorso il Consiglio comunale nel centro rovetano con all’ordine del giorno tra gli altri argomenti anche l’interrogazione promossa dall’opposizione sui fatti riguardanti la contaminazione del’acqua nella scuola elementare e materna di santa Barbara. Una vicenda su cui anche il Prefetto ha chiesto al sindaco puntuali spiegazioni.
“Abbiamo assistito all’ennesimo triste spettacolo: un sindaco che rifiuta di riferire al Consiglio comunale su un tema tanto delicato in spregio alla legge, al regolamento e al corretto confronto democratico, proprio nel giorno in cui abbiamo celebrato i valori della Repubblica – così in una nota i Consiglieri comunali di opposizione Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna RitaMariani e Wilma Stati – dopo aver gestito in modo disastroso l’emergenza della scuola, dopo aver nascosto al paese la verità sulle analisi e messo a rischio decine di bambini, dopo aver annunciato una denuncia per procurato allarme, con tale inaudito rifiuto ha tentato di nascondere i profili di questa vicenda su cui saranno le Autorità competenti a fare piena luce”.
I consiglieri di opposizione, per i doveri di controllo che competono loro per legge, hanno annunciato che assumeranno iniziative sullo svolgimento dei lavori consiliari su cui hanno chiesto al segretario comunale di riportare a verbale l’accaduto. “Chideremo al segretario comunale di assumere severe determinazioni e chiederemo subito l’intervento del prefetto.
Possibile che nessuno dei consiglieri comunali di maggioranza ha il coraggio di prendere le distanze da tali posizioni illegittime e anti democratiche? L’assessore alla trasparenza e legalità Moreno Persia e il Presidente del Consiglio Francesco Bisegna si illudono di non avere responsabilità sui fatti accaduti? Tutto ciò è tristemente in linea con un’amministrazione che si mostra, col passare dei mesi, sempre più inconcludente, capace solo di ripetitive promesse e incapace di produrre risultati”.