Marsica – Si chiuderà domani il ciclo degli interrogatori sulle accuse di bullismo e stalking che hanno travolto un gruppo di giovanissime della Marsica. A presentarsi davanti ai carabinieri, accompagnata dai suoi legali, gli avvocati Luca e Pasquale Motta, sarà l’ultima delle cinque presunte responsabili: una 17enne accusata, come le altre, di aver messo in atto comportamenti persecutori ai danni di due coetanee.

Il caso è venuto alla luce il 27 marzo, quando le vittime hanno deciso di denunciare. Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura per i Minorenni dell’Aquila, le due ragazze sarebbero state oggetto di continue offese, minacce e intimidazioni.

“Stupide”, “handicappate di m…”, “ti trito”, “ti mangio viva”: sono solo alcune delle frasi che sarebbero state rivolte alle vittime, in un’escalation di aggressività culminata in episodi anche fisici. Le due studentesse, travolte dall’ansia e dalla paura, erano arrivate a cambiare abitudini, entrando a scuola solo dalla seconda ora pur di evitare le presunte aguzzine.

Tra le indagate, anche una 21enne, sorella di una delle minori coinvolte, accusata non solo di aver partecipato agli insulti, ma di aver costretto le vittime a chiudersi nei bagni della scuola, dove avrebbe imposto il silenzio con toni intimidatori, arrivando in un caso a spingere una delle due e farle cadere gli occhiali.