Abruzzo – Domenica 21 marzo 2021 si terrà il Consiglio regionale elettivo per il rinnovo della Delegazione Regionale e per le candidature al Consiglio Nazionale dell’Azione Cattolica Abruzzo e Molise. A causa dell’emergenza sanitaria in corso sono state ridefinite le modalità dell’elezione che avverrà su una piattaforma telematica.
L’inizio del collegamento per il Consiglio regionale elettivo si avrà alle ore 9,00 e si aprirà con una preghiera, successivamente ci sarà l’insediamento degli organi assembleari e la relazione degli incaricati regionali e del delegato regionale. Interverrà con un saluto il responsabile nazionale dell’ACR Luca Marcelli e si darà poi seguito alla lettura ed approvazione del documento assembleare regionale. Alle ore 15,00, dopo una pausa dei partecipanti, avranno luogo le operazioni di voto al termine delle quali ci sarà la proclamazione degli eletti. Il collegamento si chiuderà alle 18,00 con una preghiera finale.
L’annuncio di Enrico Michetti, delegato regionale dell’ACR Abruzzo e Molise, si legge sulla pagina social dell’Azione Cattolica Abruzzo-Molise: “Domenica 21 marzo saremo chiamati a vivere un Consiglio regionale elettivo che, per la prima volta nella storia, si svolgerà su una piattaforma telematica. Il senso di responsabilità verso i nostri soci e il rispetto delle misure del governo ci hanno indicato questa strada come il modo giusto per vivere un appuntamento straordinario ed importante per la vita dell’associazione”. – Prosegue poi –“Desideriamo farlo con la gioia nel cuore per tutto il bello che abbiamo vissuto in questi 4 anni, ma anche con il pensiero rivolto al tempo che stiamo vivendo, che richiede senso di responsabilità da parte di tutti e vicinanza a chi è stato colpito dalla pandemia sotto il profilo medico ed umano. Con uno sguardo particolare verso i nostri ragazzi, giovanissimi e giovani, nella speranza che le aule scolastiche e le università tornino presto ad essere luoghi in cui, in presenza, si possa vivere il proprio percorso di studi. Ci sentiamo vicini a tutte le persone che, per motivi di lavoro, vivono una difficoltà economica, a coloro che il lavoro l’hanno perso e a chi lo vede sospeso; siamo consapevoli, come ci ha detto Papa Francesco, che dalla pandemia non si uscirà uguali a prima, ma migliori o peggiori. Desideriamo impegnarci affinché il popolo numeroso di cui siamo parte nelle nostre città sappia costruire legami di fraternità per aiutare tutti ad uscire dalla crisi”. (R.F.)