Avezzano. La piazza adiacente via Cassinelli, a nord della città, è stata intitolata alla missionaria laica, Elisa Palazzi, avezzanese, che ha svolto la sua attività nelle zone più estreme del mondo, precisamente nei tre continenti di Oceania, Africa e centro America.
Alla cerimonia di intitolazione erano presenti il sindaco Gianni Di Pangrazio, il vescovo mons. Pietro Santoro, il presidente del consiglio comunale Domenico Di Berardino, Don Adriano principe parroco di San Rocco, i rappresentanti dell’Azione cattolica della Diocesi dei Marsi, e delle associazioni di volontariato.
Gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Avezzano, diretti dal maestro Massimiliano De Foglio, hanno suonato brani musicali e intonato canti adeguati alla circostanza. La sorella di Elisa Palazzi, Marta, oltre a rivolgere i ringraziamenti di rito, ha ricordato la figura di questa eccezionale missionaria, morta in Venezuela a soli 65 anni, dove aveva svolto la sua attività nei luoghi sperduti delle foreste tropicali, assistendo amorevolmente i bambini e gli adulti colpiti dalla lebbra.
La famiglia Palazzi è molto nota ad Avezzano, non solo per il fatto di essere proprietaria dell’unica abitazione rimasta in piedi il 13 gennaio 1915, ma perchè il capostipite Cesare, costruttore bolognese, arrivò nella nostra città nel 1910, chiamato dai Torlonia per costruire paratoie ai margini dei canali del Fucino. Era uno specialista di costruzioni in cemento armato e i figli, nati e cresciuti nella nostra città, si sono sempre distinti per la loro predisposizione a collaborare alle iniziative legate al sociale e al volontariato.