Avezzano, i bambini della scuola “Persia” scrivono al sindaco: e il Sindaco risponde! 

Alla “Persia” la lezione è di cittadinanza attiva

AVEZZANO – Una lettera scritta con cura, un linguaggio educato, un’idea concreta per migliorare la vita a scuola. Così i bambini della IV A della primaria “A. Persia” hanno deciso di rivolgersi al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio. E il sindaco, senza farsi pregare, ha risposto con i fatti… e con un sorriso.

Alla base dell’iniziativa, un’attività didattica pensata per far cimentare gli alunni con la stesura di una vera e propria e-mail formale: un esercizio di scrittura e comunicazione che si è trasformato in un’esperienza concreta di cittadinanza attiva.

Tutto è iniziato da una richiesta inoltrata alla posta elettronica del primo cittadino:

“Egregio signor Sindaco, siamo i bambini della classe IV A della scuola primaria ‘A. Persia’. Le scriviamo perché abbiamo una richiesta da farle: un aiuto per acquistare una rastrelliera per posteggiare le biciclette fuori la scuola.”

La rastrelliera oggi è realtà e il primo cittadino si è presentato in visita ufficiale, in un clima di festa, accolto dai bambini con palloncini bianchi e verdi, disegni e un simpatico cartello con su scritto: “Egregio signor Sindaco, parcheggi anche lei qui!”.

Ma più dei palloncini e della bici elettrica con cui il sindaco è arrivato, a colpire è il messaggio forte che arriva da questa esperienza: i bambini hanno esercitato un diritto, espresso un bisogno e proposto una soluzione. E l’istituzione ha risposto.

«Questa è cittadinanza attiva nella sua forma più autentica – ha dichiarato Di Pangrazio –. Scrivere una lettera, dialogare con l’amministrazione, vedere che le proprie parole generano azioni: sono gesti semplici che formano i cittadini di domani. E questi bambini sono un esempio per tutti. La Persia è una delle tante scuole che abbiamo realizzato, demolendo l’edificio precedente e fornendo a studenti e docenti un ambiente bello, moderno, sicuro. La sensibilità a costruire, a proporre e a partecipare alla vita della città si costruisce già tra i banchi scolastici»

Al fianco degli studenti, la consigliera comunale Stefania Antidormi e la dirigente scolastica Fabiana Iacovitti, che ha sottolineato il valore educativo del percorso:
«È un progetto nato in classe, con l’aiuto delle insegnanti, per esercitare la scrittura formale in un contesto reale. I bambini hanno espresso un’esigenza in modo rispettoso e propositivo, e sono stati ascoltati. È questo il senso più vero dell’educazione civica.»

Dalla scrivania al cortile, la lezione è chiara: anche i più piccoli hanno voce, e quando la usano bene, fanno la differenza.

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