Lavori per 3.140 milioni di euro, di cui ben 2.000 pubblici a fondo perduto. La tariffa però salirebbe lo stesso del 3,34% annuo almeno fino al 2040.
Incredibile risposta del Direttore del MIT sulla trasparenza: i cittadini intralciano il loro lavoro!“Toto vuole prolungare l’affidamento della concessione per le autostrade A24 e A25 per altri 20 anni, spostando la scadenza dal 2030 al 2050, spendendo 3.140 milioni di euro di cui 2.000 pubblici a fondo perduto derivanti dalle tasse dei cittadini e aumentando lo stesso la tariffa del 3,34% annuo almeno fino al 2040. Non siamo su scherzi a parte, è inaccettabile!” così
Il documento inedito è stato ottenuto con un accesso agli atti avviato lo scorso 11 maggio. È stato un confronto durissimo con ricorsi e diffide nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e la stessa società Strada dei Parchi che si era opposta. In realtà il Ministero è ancora inadempiente su altri atti che erano stati richiesti riguardanti la procedura seguita.
Il suo direttore della Direzione Vigilanza delle Concessionarie Cinelli, pur piegandosi davanti alle ragioni inoppugnabili delle associazioni che gli sono state chiarite dal responsabile della trasparenza dello stesso ente, ha addirittura scritto che noi saremmo di intralcio al lavoro del Ministero! Tutto ciò scambiando l’accesso generalizzato con la nostra reiterata richiesta, visto che proprio lui li negava, sempre degli stessi n.2 documenti…
Sarebbe esilarante se proprio la sua direzione non avesse ammesso di non fare controlli adeguati su quei viadotti che sono in condizioni pietose! Crediamo che il Ministro debba valutare se tale comportamento sia compatibile con le regole della pubblica amministrazione prendendo i provvedimenti del caso nei confronti di chi si oppone alla trasparenza e pensa di trattare i cittadini come sudditi con toni astiosi.
Nel documento sono individuati gli investimenti necessari secondo Strada dei Parchi: 1.623 milioni per i viadotti, partendo da quelli “più a rischio” (testuale nel documento, ndr); 375 per le pile dei viadotti; 633 per le gallerie; il resto su altri interventi, come l’anti-scalinamento già in corso.
Sarebbe interessante capire come sarebbero affidati questi costosi lavori in maniera dettagliata. Andranno in gara o verrebbero assegnati direttamente alle società del gruppo Toto? Se sì, in che percentuale?
Per la manutenzione ordinaria sarebbero destinati 32,8 milioni ogni anno, rispetto ai 25,8 attuali.
I posti di lavoro scenderebbero da 447 unità a 350 (-22%).
Secondo il documento, il Tasso Interno di Rendimento della Concessione è stato finora del 12,9%. Il costo medio ponderato del capitale (“WACC – Weighted Average Cost of Capital”), il tasso di rendimento minimo che un fornitore di risorse richiede per il proprio contributo di capitale, passerebbe dal 9,71% del PEF attuale all’8,71% (anche a causa del mutato contesto finanziario).
Per le associazioni, a parte l’evidente irricevibilità di questa proposta, in questa fase è impensabile discutere del nuovo Piano Economico.
Adesso invece è fondamentale avviare:
1)una discussione pubblica trasparente dove siano forniti a sindaci, associazioni, sindacati e anche semplici cittadini tutti i documenti, visto che il M5S da anni sostiene l’importanza della partecipazione costante e consapevole dei cittadini alla vita pubblica. Siano pubblicate, ad esempio, le rendicontazioni fornite da Toto in questi anni a supporto della propria attività, in assenza di controlli adeguati sul campo da parte del Ministero;
2)una valutazione dello stato materiale dell’autostrada svolta non dai tecnici di Toto ma da quelli dello Stato, come, ad esempio, quelli del CNR o del Genio civile.
Ci sono decine di viadotti degradati in maniera vergognosa per i quali è mancata la manutenzione ordinaria per anni. Addirittura nella proposta di Piano Economico Finanziario si può leggere che gli interventi sulle sottostrutture dei viadotti “sono stati calibrati in funzione anche del loro stato di ammaloramento”!
Ricordiamo che rispetto al Piano economico vigente mancano all’appello investimenti milionari, come quattro aree di servizio. Nonostante vi fosse una previsione di spesa di circa 2 milioni di euro sulle recinzioni in autostrada, pochi mesi fa sono entrate addirittura le vacche e vi sono stati diversi incidenti, anche gravi, per impatto con la fauna selvatica.
Comprendiamo che decenni di gestione vergognosa del dossier autostrade non si risolvono in pochi mesi. Vogliamo però capire quale percorso pubblico di discussione il Ministro Toninelli e la sua maggioranza vogliono costruire visto che da qui a breve si devono prendere decisioni che avranno impatto per i prossimi decenni sulla vita di milioni di persone.
Diciamo subito che sarebbe un grave errore discutere del nuovo PEF senza prima chiarire cosa è avvenuto in questi anni ad un’autostrada realizzata a suo tempo con fondi pubblici e gestita dal concessionario scelto con gara europea negli ultimi 15 anni. In due mesi si può tirare una linea dritta sullo stato dell’arte e su tutte le pesantissime criticità che sappiamo esistere, anche in merito ai contenziosi.
Il Ministro venga a vedere personalmente come sono ridotte le pile, chieda se e come è stata fatta la manutenzione ordinaria. Mandi ingegneri e tecnici e faccia le verifiche che sono mancate in questi anni. Disveli tutte le carte, comprese quelle dei lavori assegnati “in casa” da Strada dei Parchi alle altre aziende del gruppo TOTO. Spieghi quali sono le progettazioni che sono state caricate nel PEF. Ad esempio, quelle della fantasiosa variante da 6,5 miliardi chi le paga?
Chiariti questi punti si potrà stabilire intanto se il Concessionario merita o meno di gestire questa infrastruttura strategica per i cittadini abruzzesi e laziali. Poi si potrà, se è il caso, trattare sui contenuti del nuovo Piano Economico Finanziario. In ogni caso speriamo che siano tutti concordi, a partire dal Governo, su un fatto: questa vicenda non si potrà certo concludere con l’assegnazione diretta delle due autostrade ai nipotini di Toto”.