ARTEPARCO è un progetto che nasce con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno di uno dei luoghi naturalistici più antichi e suggestivi d’Italia: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Ogni anno un artista sarà invitato a confrontarsi con le Foreste Vetuste del Parco – dichiarate nel 2017 Patrimonio dell’Unesco – rendendole così, non solo cornice, ma parte stessa dell’opera che, realizzata interamente con materiali ecologici, si trasformerà seguendo i ritmi e le condizioni dettate dall’ambiente, dichiarando la sua appartenenza al Parco.
Il progetto ARTEPARCO è ideato dall’agenzia di comunicazione Paridevitale che lo ha realizzato insieme all’Ente Parco e al Comune di Pescasseroli, e sviluppato in collaborazione con BMW Italia, azienda che si distingue per il suo consolidato impegno rivolto alla sostenibilità e alla protezione ambientale, e Sky Arte, il primo canale televisivo dedicato all’arte in tutte le sue forme.
BMW metterà a disposizione le sue e-Bike offrendo ai visitatori la possibilità di avvicinarsi all’opera nel Parco in un modo alternativo.
“Il Gruppo BMW crede nella sostenibilità da sempre – ha dichiarato Roberto Olivi, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di BMW Italia – tanto che sin dal lontano 1973 l’azienda si è dotata di un ufficio protezione ambientale e da sempre è presente nei Dow Jones Sustainability Indexes. L’idea di ARTEPARCO ci è sembrata da subito in sintonia sia con il nostro approccio alla mobilità sostenibile che con il forte legame che da più di 40 anni abbiamo con il mondo della cultura e il design a livello internazionale e nazionale”.
La prima edizione di ARTEPARCO inaugura sabato 1 settembre 2018 con l’installazione site-specific Animale – Vegetale (Il Cuore) dell’artista-designer Marcantonio.
“Il Parco da sempre si contraddistingue a livello internazionale per il suo impegno rivolto alla conservazione di specie vegetali e faunistiche: la natura stessa qui è un’opera d’arte che va protetta e salvaguardata con la stessa cura che rivolgiamo ad una scultura del Bernini o al Colosseo”, afferma Antonio Carrara, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Siamo felici che i nostri visitatori con questo progetto abbiano la possibilità di scoprire nella cornice stupefacente delle nostre montagne un’opera che condivide i nostri valori e la nostra visione”.
ANIMALE – VEGETALE (IL CUORE)
Marcantonio, la cui ricerca da sempre indaga le connessioni tra Uomo e Natura, ha immaginato la scultura come parte integrante della natura: Animale – Vegetale (Il Cuore) si sviluppa infatti intorno ad un albero del bosco, proprio a simboleggiare la sua appartenenza al Parco: l’opera trae ispirazione dalla natura, da cui nasce concettualmente e fisicamente.
“Forse amiamo gli alberi perché ci ricordano molti sistemi, come ad esempio le nostre vene, le nostre conoscenze, il nostro sistema nervoso, o le possibilità della nostra vita, in cui ogni diramazione e ogni scelta portano ad uno scenario diverso”, racconta Marcantonio. “Il concetto di ‘animale vegetale’ è un tema su cui sto lavorando: amo il mondo animale e il mondo vegetale e fantastico su una loro commistione. Durante l’evoluzione la cellula vegetale e quella animale si sono sviluppate diversamente ma in realtà ciò che le differenzia è solo un corpuscolo, il cloroplasto. Per il resto sono uguali. Il mondo vegetale è più antico del nostro e molti degli alberi del Parco sono più vecchi di noi, continuano a produrre l’ossigeno che alimenta la nostra vita. Perché non dar a questo Parco il nostro cuore? Un cuore che, come vene ha i rami di un albero, anche per ricordarci che vegetale e animale sono un tutt’uno”.
L’immagine del cuore, simbolo per eccellenza della vita e delle sue fasi, è da sempre tema di ricerca per Marcantonio. Il cuore è una delle prime figure che impariamo da piccoli a disegnare, la sua morbida e immediata riconoscibilità lo rende un simbolo universale, ma Marcantonio ricerca un’estetica più reale e nelle sue opere la riproduzione si fa anatomica, realistica nel più minimo dettaglio.
Con Animale – Vegetale (Il Cuore) l’artista porta la sua ricerca ad una scala «ambientale», realizzando un grande cuore grafico sovrapposto a un albero del Parco, come se l’albero fosse un’estensione naturale e inevitabile del cuore stesso.
È il sottile equilibrio tra realismo fedele e immaginazione a caratterizzare molto del suo lavoro popolato da animali curiosi, personaggi fiabeschi, figure giocose; dai cuori di Marcantonio nascono ramoscelli di ulivo, fiori di giglio, ninfee o, nel design, il cuore stesso diventa un vaso per fiori: il legame con la natura non può essere dimenticato.
MARCANTONIO BIOGRAFIA
Marcantonio (1976, Massalombarda, Ravenna), vive e lavora a Cesena.
Dopo aver frequentato a Ravemna l’Istituto d’Arte e, in seguito, l’Accademia di Belle Arti inizia a lavorare come scenografo teatrale e a collaborare con architetti a progetti scenografici.
La ricerca di Marcantonio fin da subito si caratterizza per la contaminazione tra arte e design e la sua produzione, infatti, comprende sia pezzi d’arte unici che edizioni di oggetti di design.
A Cesena, nel suo laboratorio, prendono forma le sue originali opere, come l’irriverente Monkey Lamp progettata per Seletti, divenuta icona e best-seller del design brand italiano. Consolidata è inoltre la sua collaborazione con la Galleria Rossana Orlandi di Milano che espone alcuni dei suoi progetti più visionari in edizione limitata come Gorilla su Cattedra o il più recente progetto di oniriche sculture luminose Instict Illumination.
IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE
Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna.
Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.