Antrosano – Il 27 ottobre alle ore 17,30 nella sala principale del Ristorante “Fonte Rio” in Antrosano, verrà presentato il progetto del Piano di Recupero del Centro Storico di Antrosano. Un lavoro iniziato nel 1985 con un finanziamento della Provincia dell’Aquila, per lo studio della rivitalizzazione dei centri antichi delle frazioni di Avezzano, “Antrosano”, “San Pelino” e “Paterno”.
Per Antrosano, riprendendo quello studio, durante il 2016 lo studio di architettura dell’Arch. Giuseppe Amatilli in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Avezzano, hanno elaborato, adeguando alle attuali normative, il Piano di Recupero di questo centro storico. I Borghi d’Italia nel 2016 hanno registrato un grande afflusso turistico, circa 15 milioni di visitatori, sono la rappresentazione della storia e della cultura del nostro paese, ci raccontano gli usi e costumi dei luoghi in cui sorgono, hanno quasi fermato il tempo e consentono a chi si avventura per le loro strade di capire come si viveva tanti secoli fa.
Se a livello internazionale il 2017 è l’anno del turismo sostenibile, dove si propongono nuove destinazioni basate su tradizioni, autenticità e qualità di vita, in alternativa o complementare alle grandi città turistiche. Per l’Italia è l’anno dedicato agli Antichi Borghi, la politica nazionale attraverso il MIBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) si sta dirigendo verso il recupero e valorizzazione di questi paesi, puntellati di campanili, vicoli e piazzette che ogni uno di noi ha nel cuore come se ci avesse abitato, ma che soffrono di forte disagio demografico ed economico, specie nelle zone di montagna.
Un patrimonio storico e culturale fatto di tradizioni e umanità che rappresenta l’altra faccia dell’Italia, e che secondo il MIBAC questi piccoli centri di sapere e di arte possono essere il cardine per la crescita di un turismo rispettoso dell’ambiente e mirato alla valorizzazione del patrimonio artistico naturale e umano. Progetto presentato dal Ministro Franceschini nella ultima fiera del turismo a Berlino.
Il Borgo Antico di Antrosano che si sviluppa in un tessuto urbano di notevole interesse, per almeno i due terzi versa in una condizione di degrado ed abbandono, e molti dei vecchi edifici sono ormai ridotti in “rudere”, ciò però non ha mai scoraggiato gli amanti di questi paesi e gli antrosanesi di coltivare una speranza di rivitalizzazione, in più zone gli edifici sono abitati, non mancano interventi di ristrutturazione anche se in alcuni casi “discutibili” e non mancano manifestazioni per tenere vivi i luoghi e le tradizioni, oltre ad una buona conservazione delle infrastrutture (strade e sotto servizi) praticabili.
“Il progetto per il recupero del borgo di antico – evidenzia l’Architetto Giuseppe Amatilli – è un progetto “partecipato” con il popolo di Antrosano, concertato in tante occasioni di coinvolgimento avvenute negli ultimi trenta anni, dove fin dal 1985 si è cercato di sollecitare le varie amministrazioni a redigere ed approvare lo strumento attuativo necessario per il recupero. Si prevede la ristrutturazione e ricostruzione del tessuto urbano così come era prima del terremoto del 1915, una ricostruzione secondo le tecniche edilizie più sicure ma con le caratteristiche architettoniche e gli elementi formali di una volta per ripristinare il fascino e le atmosfere dell’Antico Borgo, facendo rivivere i tradizionali luoghi di strade strette (pedonali) che portano agli slarghi e piazzette che si aprono verso i monti o verso la valle”.
Considerato che il recupero di questo patrimonio edilizio così come era una volta può rivitalizzare circa 850 abitazioni dove possono essere insediati fra turisti e gente stanziale, circa 2.200 persone, e tenendo conto che il paese di Antrosano ha una posizione geografica invidiabile, ben servito dalle infrastrutture principali, basti pensare alla adiacente autostrada che in un’ora e raggiungibile Roma “La Capitale” e da Pescara e posto in cima ad una collina per cui è ben visibile da lontano e gode di un grande panorama stando al suo interno; questo intervento rappresenta:
• Una attività di valenza storica e culturale; per tramandare alle future generazioni la storia e la testimonianza della loro provenienza.
• Rivitalizzare e recuperare un patrimonio edilizio; recuperare il patrimonio edilizio esistente prima di consumare “nuovo suolo”. Soprattutto se sono già presenti parti sostanziali delle opere urbanistiche oltre che una forte struttura sociale già operante.
• Generare una attività economica e lavorativa oltre che di sviluppo sociale e turistico per l’intera comunità; una operazione non trascurabile per il Comune di Avezzano, posti di lavoro durante la ricostruzione, ed in seguito nella attività turistica e di tempo libero, con la realizzazione, oltre che di unità residenziali, di pensioni, locande e botteghe artigianali.
Per poter dare avvio alla fase di attuazione di questo progetto è necessario avere il “Piano di Recupero”, uno strumento urbanistico che rappresenta la struttura tecnica e legale per la rivitalizzazione di questo Antico Borgo. I promotori di questa manifestazione si auspicano che gli Amministratori del Comune, maggioranza e opposizioni, nell’anno (2017) dedicato agli Antichi Borghi d’Italia, approvino il Piano di Recupero dell’unico Borgo Antico del Comune e ne continuino a promuovere la sua rivitalizzazione.