Domenica 20 agosto la XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli, ospita la finale del I Concorso dedicato all’opera organizzato da Donata D’Annunzio Lombardi.
Giuria prestigiosa con Sandra Hormozi, Antonella Neri, Daniela Dimova, Abigeila Voshtina e Carlo Menconi, Maurilio Manca, Dian Tchobanov, Ettore Pellegrino e Marco Moresco
Concedere la possibilità ai giovani talenti di far valere la propria preparazione, di confrontarsi e raffrontare con altri artisti è sicuramente un traguardo da offrire, nella convinzione che solo con il confronto aperto e leale si possa avere la possibilità di valutare con obiettività i propri progressi, il proprio livello di performance, e poter quindi riprogrammare al meglio il proprio percorso di studi e di carriera. Il direttore artistico del Festival Internazionale di Mezza Estate, il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, che è direttore d’orchestra in carriera, ma anche appassionato docente di esercitazioni orchestrali, non poteva che aprire in questa XXXIX edizione, preparatoria ad una stellare XL, al debutto del I Concorso Lirico, sotto l’egida del soprano e docente Donata D’Annunzio Lombardi “Non si poteva esulare costruire un contest – ha affermato il Maestro Sipari – che abbia prospettive solide, ovvero non solo di assegnare ai vincitori borse di studio per perfezionarsi, ma in particolare di dar loro l’opportunità di calcare palcoscenici prestigiosi in Europa, tenere concerti in storiche stagioni concertistiche al fianco di artisti che fanno parte del gotha musicale, che i concorrenti si ritrovano in giuria. Solo in questo modo i prescelti potranno venire concretamente avviati alla professione, esibendosi sin da subito. Ed è questa la mission di una delle Signore della lirica, nonché docente d’eccellenza, Donata D’Annunzio Lombardi, che è una colonna portante del nostro Festival, che tanto guarda e investe sui giovani musicisti, sposando in pieno le nostre ragioni di far musica e di trasmettere una particolare filosofia ed estetica di questa arte”. “Una giuria prestigiosa – ha continuato Donata D’Annunzio Lombardi – che raccoglie personalità del mondo musicale internazionale, a cominciare dalla pianista e soprano Antonella Neri, oggi saggista e didatta del canto, direttrice del sito Cantarelopera, Sandra Hormazi, artist manager e consulente artistico, del team Encompass Artist Management, Carlo Menconi Presidente del Circolo Carrarese Amici della Lirica “A. Mercuriali” e Direttore Artistico del Festival “Marmo all’Opera!”, Maurilio Manca, Direttore Generale del progetto Opera Studio Management a Lecce, quindi, i sovrintendenti direttori artistici dei teatri e istituzioni partner, a cominciare dall’opera di Tirana, di cui sarà presente la sovrintendente Abigeila Voshtina e il direttore artistico, che è il nostro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Daniela Dimova sovrintendente dell’Opera di Varna, Dian Tchobanov in rappresentanza dell’Opera di Stato di Plovdiv e naturalmente Ettore Pellegrino e Marco Moresco per l’Istituzione Sinfonica Abruzzese”. Dalle selezioni precedenti, solo 17 i ragazzi che affronteranno la finale domenica 20 agosto, alle ore 21,15 sul palcoscenico posto nel chiostro del Convento di San Francesco: Carlos Arcos, Ginevra Gentile, John Viscardi, Martina Sannino, Simona Ruisi, Julienne Casey, Dayan Vatchkov, Marina Fita, Simona Karafili, Rossella Cerioni, Rosanna Lo Greco, Marina Nachkebiya, Yu Ding, Davide Battiniello, Ilina Mihaylova, Lorenzo Martelli, Valentina Pernozzoli. A loro l’onore e l’onere di far rivivere Norine e Violette, Roberto e Turandot, Attila e Medora, mentre giungeranno Don Giovanni e Federico, a loro, per quando saranno protagonisti su future ribalte dedichiamo le parole di Bruno Barilli da “Il paese del melodramma”: “La luce li cercherà allora nella semioscurità, li sceglierà, e colpirà con la sua mira i loro corpi mobili e plastici. Mentre cantano ornerà viva e granulosa i loro gesti d’ argento. Brucerà sui loro contorni come pepe di Caienna che arde; farà nascere riflessi e balzare lampeggiamenti di gelatina dalla seta cangiante dei loro costumi, investirà con un riverbero pieno di fermento le loro facce stravolte, il loro canto,frantumandosi come una bottiglia di vetriolo”. Atto finale anche per la rassegna letteraria del Festival, realizzato col patrocinio del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, presentazioni di volumi voluta fortemente dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla Cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq. Domenica 20 agosto alle ore 18, nell’abituale cornice del cortile d’armi del Palazzo Ducale, si dialogherà su L’amore poderoso di Oria Gargano in libreria per le edizioni Iacobelli, il romanzo di Linda e Leandro, una di quelle vite straordinarie, eppure mai raccontate, in bilico tra saga familiare e contesto politico. Vite che hanno fatto del passaggio tra gli anni Trenta, in pieno Fascismo, e il dopoguerra un periodo straordinario, irripetibile.Una storia, quella che ci racconta Oria Gargano con una scrittura che scoppietta e galoppa in un andirivieni tra la provincia abruzzese e la capitale, il Duce e il Fascismo, che coglie Linda ancora ragazzina e spaesata per l’imminente cambiamento della sua vita.
Prossimo appuntamento: Sicuramente il più atteso il più popolare dell’intero cartellone, quello di lunedì 21 agosto, che si terrà in piazza dell’ Obelisco con start alle ore 21,30, il concerto di Antonello Venditti & Francesco De Gregori. Duetteranno l’uno sulle note dell’altro, mescolando timbriche, interpretazioni e molta, molta empatia emotiva. Con l’inseparabile chitarra e a tratti anche l’armonica a bocca uno, seduto al pianoforte l’altro, accompagnati da una band di undici elementi, i due cantautori romani regaleranno una serata musicalmente eccelsa. Bomba o non bomba, Generale, Sotto il segno dei Pesci, La donna cannone, Roma capoccia sono solo alcuni dei titoli cantati in coppia, per poi passare all’esecuzione in solitaria di altre perle tirate fuori dai rispettivi “cilindri”. Ogni hit storica è stata reinventata per questo tour, con arrangiamenti attuali, che manterranno viva l’ emozione di sempre, senza mancare di modernità.