Celano. I consiglieri comunali di minoranza di Celano, Antonio Del Corvo, Cesidio Piperni e Linda Rita Contestabile hanno presentato un’interrogazione al presidente del consiglio comunale, su una delibera di giunta di novembre scorso, di cui non si è saputo nulla se non fino a qualche giorno fa.
Si tratta della delibera che ha ad oggetto l'”Addendum alla convenzione per il fotovoltaico”, n. 192 del 21 novembre 2016 che va a modificare alcuni parametri della convenzione fatta con la società che ha realizzato il fotovoltaico.
In data 29 aprile 2017 è stata pubblicata all’albo pretorio on line la delibera in oggetto nella quale si legge, scrivono in una nota i consiglieri,
“atteso che il Comune di Celano ha manifestato alla Società di Progetto l’esigenza economico-finanziaria di assicurare, sin dall’esercizio finanziario 2016, flussi di cassa in misura pari a quanto preventivato in occasione della stipula del II Addendum, tenuto altresì conto dell’effettiva entrata in esercizio dell’Impianto Fotovoltaico avvenuta in data 9 maggio 2016;
preso atto della disponibilità manifestata dalla Società di Progetto di soddisfare la predetta esigenza;”
ed ancora “di approvare, per le ragioni in premessa riportate, lo schema di 1) Addendum allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto”
Nell’addendum allegato alla delibera che modifica la convenzione per la progettazione e realizzazione dell’impianto fotovoltaico si legge:
“Le Parti si danno, altresì, atto che il Concessionario ha versato all’Ente la somma di Euro 5.200.000,00 (cinquemilioniduecentomila/00) a titolo di caparra da imputare, per espressa pattuizione delle parti, come
segue:
a) Euro 614.370,33 (seicentoquattordicimilnatrecentosettanta/33) al Primo Canone;
b) Euro 2.776.287,44 (duemilionisettecentosettantaseimiladuecentoottanta‐sette/44) al Canone Intero dovuto il 15 Gennaio 2017;
c) Euro 1.809.342,23 (unmilioneottocentonovemilatrecentoquarantadue/23) al Canone Intero dovuto il 15 Gennaio 2018.”
Ed ancora:
“Le parti si danno atto che in data 18 novembre 2016 il Concedente (leggasi Comune di Celano, ndr) ha sottoscritto, in favore degli istituti finanziatori indicati dal Concessionario, MPS Capital Services Banca per le Imprese S.P.A., Natixis S.A. – Succursale di Milano e Banca popolare dell’Emilia Romagna Soc. Coop., atto di cessione dei crediti derivanti dagli incentivi GSE nonché, in favore del Concessionario (leggasi società di progetto), mandato irrevocabile all’incasso dei crediti derivanti dall’Energia Venduta”. Resta inteso che l’impegno del Concedente a cedere la totalità dei crediti derivanti dall’Energia Venduta sarà valido per l’intera durata della Concessione e, in caso di sottoscrizione di contratti bilaterali per la vendita dell’energia elettrica prodotta dall’Impianto Fotovoltaico, avverrà entro 5 giorni lavorativi decorrenti da detta stipula e secondo il modello di cessione predisposto dagli istituti finanziatori del Concessionario.”
Nella delibera si evince che la somma di 5 milioni di euro che doveva essere un’entrata annuale del Comune, come riferito numerose volte anche alla stampa, dall’allora sindaco Filippo Piccone, è diventata invece un’entrata triennale.
I tre consiglieri allora chiedono chiedono:
· in base a quali valutazioni e quali siano stati i motivi di opportunità per il comune di Celano la scelta di dare mandato irrevocabile all’incasso per la totalità dei crediti alla società concessionaria sottoponendosi al rischio di non veder retrocessa la quota spettante al Comune;
· le motivazioni per cui la somma di 5 milioni di Euro che doveva essere una entrata annuale del comune è diventata una entrata triennale, riducendo a circa un terzo quelle che dovevano essere le entrate totali del comune: circa 100 milioni di Euro.
Alla luce di quanto sopra si chiede inoltre di consegnare:
Copia degli atti amministrativi che hanno portato ad effettuare tale scelta, in particolare la corrispondenza intercorsa tra le parti.
Si chiede di rispettare il termine previsto dal regolamento per l’iscrizione della presente all’ordine del giorno del prossimo consiglio.
Nel caso la S. V. voglia darne risposta scritta si chiede che la stessa sia comunicata al Consiglio nel corso della prima adunanza utile.