Celano – E’ giunto in Redazione il comunicato stampa della Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista L’Aquila che è intervenuta riguardo all’operazione denominata “Acqua Fresca” a Celano, l’inchiesta della magistratura dove sarebbero coinvolti diversi amministratori del Comune di Celano, dirigenti e professionisti marsicani tra i quali l’ex senatore di Forza Italia Filippo Piccone e l’ex Sindaco Settimio Santilli.
Si riporta il testo integrale della nota di Rifondazione Comunista L’Aquila.
“La massiccia operazione ordinata dalla magistratura e condotta dai Carabinieri del Comando di L’Aquila denominata “Acqua Fresca” che ha visto il coinvolgimento di decine di amministratori, di funzionari pubblici e di imprenditori (25 persone colpite da misure cautelari, 56 persone denunciate), l’arresto dell’ex senatore di Forza Italia Filippo Piccone e la misura cautelare dei domiciliari dell’attuale Sindaco della giunta di centro destra di Celano Settimio Santilli Fratelli d’Italia) con il conseguente ed immediato scioglimento del Consiglio Comunale di Celano, ha segnato una pagina buia e un punto di non ritorno nella storia della città di Celano. 13 milioni di euro interessati da ipotesi di reati nelle procedure amministrative turbate, svariati capi di imputazione contro la pubblica amministrazione costituiscono il corpo delle 528 pagine dell’ordinanza del VIP.
Una bruttissima vicenda, dai contorni ancora poco chiari, che decreta in modo definitivo la fine di una storia amministrativa incarnata da Piccone che ha condizionato la vita democratica di Celano e dei suoi cittadini.
“Acque Torbide”, come da anni denuncia Rifondazione Comunista, che hanno inquinato e avvelenato il tessuto sociale di una città come Celano che ha una gloriosa tradizione di lotte democratiche e antifasciste, per i diritti e per il lavoro.
Finisce un ciclo oscuro e torbido e inizia una nuova storia limpida e chiara che vedrà protagonisti i giovani e le forze democratiche che in questi lunghi anni hanno sempre denunciato e contrastato le pratiche amministrative illegali e poco trasparenti nel Comune di Celano”.