Il 6 e 7 luglio, a Scurcola Marsicana, il grande ritorno del Premio Internazionale Carlo d’Angiò: quest’anno luci accese sulle eccellenze imprenditoriali delle aree interne
Tutto pronto per la XVII Edizione del Premio D’Angiò. Il sindaco De Simone: “La Marsica del Medioevo è una cifra identitaria che vogliamo esportare oltre confine ed è una strada che va percorsa assieme”.
La meravigliosa terra marsicana – culla medioevale di eroi e gesta epiche – torna, per l’estate 2023, ad ospitare l’autorevole evento del Premio Internazionale dedicato a Carlo I D’Angiò, protagonista indiscusso, assieme a Corradino di Svevia, dell’indimenticabile Battaglia dei Piani Palentini, combattuta il 23 agosto del 1268.
Il Premio, nato da una fortunata intuizione del Presidente del Centro Studi Culturali Carlo I D’Angiò, l’architetto Lorenzo Fallocco, ha finalità sociali, artistiche e storiche e, nel corso degli anni, si è accreditato come un evento ambizioso a livello nazionale. Il prestigioso riconoscimento – istituzionalizzato dal Comune di Scurcola Marsicana – viene attribuito, ogni anno, a figure del territorio, appartenenti al mondo dell’imprenditoria, del volontariato, dell’arte, dello sport e della sanità che sono riuscite a distinguersi per risultati ed obiettivi raggiunti e che hanno saputo far brillare di luce nuova, grazie al loro operato, l’intera Marsica e la Regione Abruzzo.
Il 6 e il 7 luglio prossimi, a partire dalle ore 20 e 45, avranno luogo le serate di gala del Premio, nella splendida cornice di Piazza Risorgimento di Scurcola Marsicana. Nel corso della serata inaugurale del 6, verrà premiata – per la prima volta nella storia del riconoscimento internazionale – la Banda dell’Aeronautica Militare, che si esibirà anche in uno straordinario concerto musicale.
La Marsica diventa così culla di un racconto non solo storico, ma anche attuale, territoriale e vivacissimo. Unico nel panorama italiano per genere e genesi, il Premio internazionale è raffigurato da un’opera scultorea in bronzo, ideata dalla mente del professor Palumbo e realizzata dalle mani sapienti del maestro Ambrosetti. Riproduce, nella sua effigie, il disco-corazza del popolo dei Marsi e rievoca le memorie della battaglia che cambiò per sempre il corso della storia dell’Europa, ovvero lo scontro decisivo, citato anche nel canto XXVIII dell’Inferno, tra gli Svevi del re Federico II e gli Angioini di Carlo I d’Angiò. Oltre al Premio maggiore, intitolato al figlio del re di Francia, verranno consegnati nelle mani di personalità di spicco, anche altri due riconoscimenti istituiti sempre dal Centro studi D’Angiò, ovvero il Riconoscimento “Uomini e Popoli…tra Cultura e Storia” (statuetta raffigurante il Guerriero di Capestrano) e il RAL, riconoscimento alle attività locali rappresentato da una marmetta romboidale dipinta, smaltata e cotta a forno, ideata dal professor Cipollone, docente dell’Istituto d’Arte “V.Belisario” di Avezzano. Accanto al Centro Studi Culturali d’Angiò, immancabile anche quest’anno la presenza del Consiglio d’Abruzzo: sul palco di Scurcola Marsicana, grazie al sostegno dell’assemblea regionale, verranno messe in luce le eccellenze imprenditoriali delle aree interne abruzzesi.
Nell’anno 2018, il Premio Internazionale è stato inserito nel 750esimo Anniversario della Battaglia dei Piani Palentini, fregiandosi della straordinaria presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Solo lo scorso anno, invece, il Premio ha avuto una madrina d’eccezione, la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. Afferma infine l’architetto Fallocco: “E’ bene ribadire che il Premio fa parte di un progetto più ampio di riscoperta del Medioevo nei luoghi delle nostre radici. Con il suo prestigio, mira a custodire le orme di un passato glorioso attraverso convegni, iniziative, rievocazioni ed anniversari”. I nomi dei premiati di quest’anno verranno svelati nel corso di una conferenza stampa, che si terrà ai primi di luglio nel Palazzo comunale di Scurcola Marsicana.