A Pescasseroli i 95 anni del Parco Nazionale

Avezzano – Era il 9 settembre 1922 quando, con una solenne cerimonia a Pescasseroli, in provincia dell’Aquila, veniva inaugurato ufficialmente il Parco Nazionale d’Abruzzo. Molte le personalità che furono presenti ad avviare la prima area protetta italiana, tra cui l’ingegner Erminio Sipari, deputato e artefice del Parco, e suo cugino Benedetto Croce. A distanza di 95 anni si è celebrata la ricorrenza, con un ricordo che unisce quel momento storico al recente riconoscimento Unesco ottenuto dall’ente Parco.

La giornata si è tenuta nella simbolica “capitale” Pescasseroli, come ci racconta Vincenzo Vitale dirigente nazionale dell’Unione Turismo e Commercio della CNA, che continua: “a cominciare dalla fontana monumentale di San Rocco, dove alle ore 16 i partecipanti si sono ritrovati con i saluti di benvenuto delle autorità. Ha aperto l’assessore comunale Attilio Pistilli, in vece del sindaco Luigi La Cesa, facendo notare il restauro dell’epigrafe scolpita a ricordo della nascita del Parco e la valenza ormai internazionale dell’area protetta.

Ha poi preso la parola il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara, che ha ricordato la lungimiranza del Sipari nell’ideare e promuovere il territorio sotto il profilo ambientale, ma ha anche ammesso come si debba ancora risolvere molti problemi, con un ruolo di gestione che non può prescindere dal coinvolgimento delle comunità locali. La sottolineatura musicale è stata affidata alla corale “Decima Sinfonia” di Pescasseroli, diretta dal maestro Anna Tranquilla Neri, che ha eseguito alcuni brani in dialetto, fino alla celebre “Vola vola vola”.

E alla banda dei Leoncini d’Abruzzo di Pescina. Successivamente, alle ore 17 si è aperto un convegno nel cinema “Ettore Scola” dal titolo “Le faggete vetuste del Parco nella lista del Patrimonio Mondiale Naturale Unesco”. Tra i relatori, oltre a Carrara e Pistilli, hanno parlato Cinzia Sulli, del Servizio scientifico del Parco, i professori Gianluca Piovesan e Alfredo Di Filippo, dell’Università della Tuscia, i fotografi naturalisti Bruno D’Amicis e Umberto Esposito, che hanno curato l’affascinante progetto ForestBeat.

Tutti hanno fatto un bilancio sull’ambiente di questa parte d’Abruzzo, in una ricorrenza che lancia il Parco vicino al secolo di vita e che esalta una tappa della sua storia. Lo scorso 7 luglio, infatti, l’ente ha ottenuto l’importante traguardo della nomina a Patrimonio dell’Unesco grazie alla presenza e alla conservazione in alcune zone dei faggi più antichi d’Europa.

All’appuntamento dei 95 anni del Pnalm a Pescasseroli sono intervenute altre personalità civiche e politiche. Ha parlato Berardino Paglia, sindaco di Opi, bel borgo che comprende l’area della famosa Camosciara, che fu il primo nucleo del futuro Parco nel 1921. Si sono avuti contributi da parte dei sindaci dei comuni di Villavallelonga, Leonardo Lippa, di Lecce nei Marsi, Gianluca De Angelis, e di Scanno, Pietro Spacone.

Presente anche Riccardo Frattaroli, sindaco di Settefrati. Hanno completato l’elenco dei relatori il presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo, il presidente della Commissione agricoltura della Regione Abruzzo, Lorenzo Berardinetti.

La giornata, che ha visto la presenza di rappresentanti militari, come i Guardiaparco e i Carabinieri Forestali, e religiosi, come l’abate parroco di Pescasseroli don Andrea De Foglio, è stata realizzata dall’ente Parco, dal Comune di Pescasseroli e dalla Fondazione Sipari. Quest’ultima ha ricordato la figura di Erminio Sipari nella piazza sotto l’omonimo palazzo della famiglia”.

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