Tagliacozzo – “In questi giorni” si legge in una nota condivisa dalle Parrocchie di Tagliacozzo “anche in occasione della manifestazione autunnale “cantine nella roccia” quella casa, memoriale della carità eroica del Venerabile don Gaetano, sarà aperta alle visite. Inoltre sarà possibile visionare dei documenti inediti che don Gaetano custodiva nel suo portafoglio“.
L’amore nei confronti di don Gaetano Tantalo, a Tagliacozzo e nella Marsica, più in generale, rimane profondo e immutabile. La sua è una delle figure più eminenti della nostra storia che riuscì a distinguersi soprattutto nel corso della Seconda Guerra mondiale. Ricordiamo infatti che don Gaetano, nato a Villavallelonga il 3 febbraio 1905 e morto a Tagliacozzo il 13 novembre del 1947, ebbe un ruolo essenziale per la sopravvivenza della famiglia ebraica Orvieto-Pacifici.
“Don Gaetano” si legge nella nota delle Parrocchie di Tagliacozzo “incurante della politica antisemita del governo fascista e degli ordini di persecuzione emanati dalle autorità naziste. La famiglia Orvieto-Pacifici di Roma era solita trascorrere a Magliano dei Marsi (AQ) i periodi estivi e intratteneva cordiali colloqui con il parroco del luogo. Per suo tramite, appunto, avevano avuto modo di conoscere don Gaetano, di cui tanto bene avevano sentito dire, e con lui avviarono anche rapporti epistolari che si concludevano spesso con saluti ebraici“.
“Nei primi giorni di ottobre del 1943, Enrico Orvieto, a causa di accuse false diffuse sulla sua famiglia, decise di recarsi a Tagliacozzo per chiedere consiglio a don Gaetano. Fu la sorella di don Gaetano, Domenica – detta Cocuccia – insieme con il marito, ad accoglierlo e fare si che tutta la famiglia ebrea, si rifugiasse da loro in attesa del ritorno del fratello.
Don Gaetano infatti in quel periodo si trovava a Villavallelonga. Nei giorni seguenti all’11 ottobre, don Gaetano di ritorno a Tagliacozzo, riabbracciò i sette amici e, comprendendo il grave rischio che quelle persone stavano correndo disse: “Il Signore vi ha mandato qui e qui rimarrete!“. Per nove mesi, con l’aiuto della famiglia e della comunità, li nascose nella sua casa canonica, pregando con loro ogni giorno i Salmi e i passi dell’Antico Testamento e celebrando con loro la Pasqua ebraica“.
Nel 1944 don Gaetano si offrì come ostaggio volontario ai tedeschi per salvare cinque ragazzi di Tagliacozzo condannati alla fucilazione. Dopo la guerra si ammalò di broncopolmonite. Nell’estate del 1947 don Gaetano trascorse un breve periodo a Villavallelonga, per poi tornare a Tagliacozzo, ma le sue condizioni si aggravarono rapidamente e nelle prime ore del 13 novembre morì. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Villavallelonga. Oggi le sue spoglie sono custodite nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Villavallelonga.