Uscire senza autocertificazione: cosa si rischia?

Marsica – Con l’attivazione, per tutta la Regione Abruzzo, della zona rossa, sono diventati più stringenti i divieti imposti ai cittadini. Tra le diverse imposizioni tornate con il nuovo lockdown, è previsto l’obbligo di utilizzo dell’autocertificazione, da portare con sé quando si esce dalla propria abitazione e ci si sposta sul territorio. Al momento di un eventuale controllo, sarà necessario consegnare il modello compilato alle forze dell’ordine.

Secondo quanto è stato stabilito da una circolare del Ministero dell’Interno del 7 novembre scorso, “occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento, sia che si tratti di spostamenti che avvengano in fasce orarie soggette a limitazioni (area gialla), sia che essi avvengano in territori soggetti a restrizioni alla mobilità per l’intera giornata (area arancione e area rossa)“.

Quindi, all’interno di una “zona rossa”, il modulo di autocertificazione serve per muoversi durante la giornata, anche per uscire dal proprio Comune o dalla propria Regione, per «comprovate esigenze lavorative», «motivi di salute» e  «altri motivi ammessi dalle vigenti normative». Se non si può avere il modulo con sé, saranno gli operatori delle forze dell’ordine a fornirne uno da compilare ma, va precisato, che poi seguiranno verifiche per controllare la veridicità di quanto dichiarato.

Se non ci sono motivazioni valide per stare in giro, si può incorrere in una multa. Mentre se si dichiara una motivazione non veritiera, potrebbe scattare la denuncia per il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale che, secondo la Legge italiana, è punibile con la reclusione da uno a sei anni.

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